DE FERRARI, Lorenzo
Pittore. Nacque a Genova nel 1680, vi morì nel 1744. Figlio di Gregorio, apprese dal padre i primi principî della pittura. Fu a Roma nel 1734 e poi a Firenze. Vestì l'abito talare e fu chiamato "l'Abate De Ferrari". Virtuoso e gelido disegnatore, coloritore distinto, ma non profondo, immaginò tele religiose, vaste composizioni decorative. Segna nell'arte ligure un movimento di reazione alla immaginosa ed arbitraria arte del Seicento per ricercare la purezza di disegno e la reale rappresentazione delle leggende, dei miti, delle immagini religiose. Il suo capolavoro si trova nella chiesa di San Lorenzo nella cappella di S. Sebastiano. Le pitture murali più significative sono quelle della biblioteca di Palazzo Rosso, e il salone del palazzo Cataldi dedicato alla vicenda di Enea.
Bibl.: Soprani-Ratti, Vite de' pittori... genovesi, II, Genova 1769, pp. 264-271; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con bibl.); O. Grosso, Decoratori genovesi, Roma 1925; id., e A. Pettorelli, I disegni di Palazzo Bianco, Milano 1910; O. Grosso, Genova, Bergamo 1927.