LONGOBUCCO (A. T., 27-28-29)
Paese calabrese della provincia di Cosenza sulle pendici orientali della Sila greca. Sorto in età bizantina probabilmente per opera di profughi dalle marine ioniche sfuggenti a incursioni orientali; il nome si vuole derivi da Longusburgus. È posto a 770 m. s. m. nell'alta valle del fiume Trionto, a S. del M. Paleparto. Il territorio comunale è vasto 203,31 kmq. La popolazione ha antiche abitudini di emigrazione temporanea, sia estiva nella Sila, sia, in maggiore misura, invernale-primaverile al piano (specialmente zona di Crotone-Rossano e Valle del Crati) per ragioni agricole e di vario lavoro; per questo motivo variano le cifre della popolazione a seconda dell'epoca in cui furono eseguiti i censimenti. Il comune aveva una popolazione di 5000 ab. nel 1815, di 6589 nel 1861, di 3760 nel 1901 (10 febbraio), di 8139 nel 1921 (1° dicembre), di 4129 nel 1931 (21 aprile). Le donne lavorano a telaio tessuti con caratteristici disegni, spesso di antica tradizione, dei quali si fa notevole commercio. Stazione ferroviaria di Rossano sulla linea Metaponto-Reggio a km. 49 con servizio automobilistico pubblico.