LONGANO (Λόγγανος, Longānus; altra, ma non fededegna, lezione: Λείτανος)
I topografi hanno cercato d'identificare questo torrente con l'uno o con l'altro dei corsi d'acqua che irrigano la pianura di Milazzo. Il Cluverio divinò il Longano antico nel fiume di Castroreale (che del resto ha conservato anche il nome antico), nascente dalla confluenza del torrente Crizina e del torrente di S. Gaetano, ai piedi dello sperone roccioso su cui sorge Castroreale. A valle di Castroreale, il Longano riceve il torrente di S. Giacomo, poi bagna Barcellona, attraversa tutto il piano mileo e, dopo un corso di circa 8 km., sfocia presso Calderà. Sulle rive del Longano, e precisamente nel triangolo naturale fra il piano di Malatto, l'alto Longano e la confluenza di questo col torrente di San Giacomo, fu combattuta, probabilmente nel 265 a. C., la battaglia fra Gerone II (v.), stratego delle forze confederali siracusane, e i Mamertini di Messana. Lo scontro avvenne appunto nel piano di Malatto, quando l'avanzata di Gerone, che puntava sul varco delle Fauces Mylenses e Messana, fu impedita dai Mamertini accampati presso il colle di Mortellito. Gerone - forte della sua posizione presso il Ciavolaro, e grazie all'insidia di 600 armati, che, protetti nella marcia dalle pendici del Malatto, poterono assalire, non visti, i Mamertini alle spalle - riportò pienissima vittoria. Il duce degli avversarî, Cio, morì per le ferite. In seguito alla vittoria del Longano, Gerone assunse il titolo di re.
Bibl.: Oltre alla bibl. più generale, cit. sotto la voce gerone ii, cfr. V. Casagrandi, Le campagne di Gerone II contro i Mamertini, Torino-Palermo 1894, passim, spec. pp. 141 segg., 156 segg.; A. Servi, Il dominio mamertino nella Sicilia, Messina 1903, pp. 45-48; T. Lenschau, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, coll. 1504-1505; K. Ziegler, ibid., XIII, coll. 1399-1400; G. de Sanctis, Storia dei Romani, III, i, Torino 1916, p. 95, n. 11; A. Schenk von Stauffenberg, König Hieron II. von Syrakus, Stoccarda 1933, pp. 19-21, 95-96.