DOMENICHI, Lodovico
Poligrafo del sec. XVI, fu figlio di un notaio piacentino, e dottor di leggi. Correttore del Giolito a Venezia (1543-1546), passò poi presso il Torrentino a Firenze, dove tradusse le storie del Giolito per Cosimo I. Ebbe molte traversie e fu anche sospettato d'eresia; morì a Pisa cinquantenne, nel 1564. Anche il Domenichi, come il Dolce e altri poligrafi della stessa risma, fu talora plagiario e traduttore di traduzioni. Col Ruscelli e col Dolce raccolse nove libri di Rime diverse di molti eccellenti autori (1546-1560). Nel 1548, avendo avuto dal fiorentino Giovanni Mazzuoli detto lo Stradino, un "bel libretto" che il Poliziano aveva compilato di facezie e motti di suoi contemporanei o predecessori, lo mise a stampa sotto il titolo di Facezie e motti arguti di alcuni eccellentissimi ingegni e successivamente lo ristampò fino al 1564, arricchendolo di altri aneddoti derivati da altre fonti e a sé attribuendo intero il merito della raccolta. Tradusse col Dolce per Gabriele Giolito e raccolse detti e fatti di personaggi illustri (1556), poi ampliati (Historia varia, i primi due libri versione dal Panormita). Pubblicò i Ragionamenti del Firenzuola incompleti, e il Morgante maggiore con dichiarazione di vocaboli, ecc. (Venezia 1545); rifece con intenti essenzialmente linguistici l'Innamorato del Boiardo (1545). Una vivace polemica ebbe col Doni. Scrisse anche i Precetti dell'affabilità e onesta creanza per gentildonne, un lungo Dialogo sulla nobiltà delle donne (1549), Imprese d'arme e d'amore, sonetti, capitoli, dialoghi, commedie, ecc.
Bibl.: A. Salza, Intorno a L. D., in Rass. Bibliograf., VII (1899), pp. 204-209; G. Mischj, Una corrispondenza poetica del sec. XVI (L. D., e T. Porcacchi), in Miscell. di st. letterat. e arte piacentina, Piacenza 1915, pp. 36-45. Sul rifacimento dell'Innam., M. Belsani, in Studi di letterat. ital., IV (1902), pp. 435-442; Le Facezie ristampate da G. Fabris, Roma 1923; ma intorno ad esse e al loro vero autore v. A. Wesselski, A. Polizianos Tagebuch (1477-1479), Jena 1929. Cfr. inoltre J. Krzyżanowski, L. D. w "Facecjach Polskinc" (L. D. ne "Le facezia polacche"), in Pamiétnik Literacki (Memorie letter.), XXVIII (1931).