BOLOGNINI, Lodovico
Nacque a Bologna da antica e nobile famiglia nel 1446, morì a Firenze nel 1508. Ebbe a maestro il famoso Alessandro Tartagni; conseguì la laurea in diritto civile il 16 ottobre 1469 e in diritto canonico il 30 agosto 1470. Nell'anno stesso in cui conseguì il dottorato (1469), cominciò a leggere nella patria università il diritto civile; poi passò a insegnare all'università di Ferrara nel 1474 e là rimase sino al 1479, nel quale anno fece ritorno allo Studio bolognese. Qui poi sempre rimase e professò, salvo qualche intervallo a cagione dei numerosi e ponderosi incarichi che gli furono affidati, fino al 1507.
In Italia e fuori, come giurista e diplomatico, il B. ebbe grande e meritata fama; e i papi si servirono di lui in più d'una circostanza, specialmente Giulio II, che nel 1506 lo nominò senatore di Bologna e nell'anno seguente lo investì della carica di gonfaloniere.
Sino dal 1496 aveva iniziata la fabbrica della nuova Libreria di San Domenico, sovra ogni altra doviziosa allora in Bologna; con testamento del 7 luglio 1497 dispose che tutti i suoi libri di diritto canonico civile e di teologia (un vero tesoro di codici) fossero legati al convento dei domenicani, ciò che avvenne, come attestano anche ora le solenni iscrizioni che si leggono in suo onore sulla porta della libreria. La preziosa suppellettile andò poi dispersa: buona parte si trova attualmente nella Biblioteca dell'Archiginnasio.
Bibl.: G. Fantuzzi, Notizie degli scritt. bolognesi, Bologna 1781-1794, II, pp. 260-73; L. Frati, Lodovico Bolognini, in Studi e memorie per la storia dell'Università di Bologna, I, pp. 117-142; L. Sighinolfi, Angelo Poliziano, Lodovico Bolognini e le Pandette fiorentine, ib., VI, p. 187 segg.