LOCATELLI
Famiglia di organari di Bergamo attivi dal 1870 al 1917. Il fondatore, Giacomo senior, nacque a Bergamo il 3 genn. 1829 da Giacomo e Caterina Pesenti. Verso il 1842 entrò come garzone nella fabbrica Fratelli Serassi e ben presto si distinse per le sue capacità, tanto che nel 1851 i Serassi ottennero per lui l'esenzione dalla leva e nel 1858, quando aveva solo 27 anni, gli affidarono il montaggio dell'organo della basilica di S. Paolo a Roma (op. 649). Per questo lavoro fu premiato con medaglia d'argento e 15 scudi; in seguito (1865) ottenne un altro riconoscimento per il montaggio dell'organo della basilica di S. Lorenzo a Firenze (op. 680). Nel 1870 si staccò dai Serassi per fondare una propria fabbrica portando con sé parte delle maestranze, tra le quali Luigi Parietti, suo socio, Luigi Giudici e Giovanni Battista Castelli, agente generale dei Serassi e storico della ditta, che cessò ufficialmente l'attività nel 1895. Grazie anche a Castelli, la nuova fabbrica riuscì fin dagli inizi ad assicurarsi numerose commesse (18 organi tra il 1870 e il 1875).
Giacomo morì a Bergamo il 13 luglio 1875, a seguito di un incidente sul lavoro, lasciando sei figli in tenera età, che erano già rimasti orfani della madre Angela Borroni (1836-75). La tutela dei minori venne affidata al fratello Saverio (1826-1912), sacerdote, che costituì una società con L. Parietti per la prosecuzione dell'attività. Tale società fu sciolta il 30 apr. 1877 e, secondo gli accordi, lo stesso Parietti assunse la direzione della ditta Locatelli impegnandosi a istruire nell'arte il giovane Giacomo iunior (il terzo omonimo della casata), nato a Bergamo il 12 febbr. 1864 figlio di Giacomo senior.
L. Giudici, abile organaro, era all'epoca capofabbrica, mentre Castelli continuava la sua collaborazione in qualità di agente. Il nuovo assetto organizzativo della ditta consentì l'intensa prosecuzione dell'attività, che culminò in due importanti realizzazioni: il grande organo a tre tastiere per la chiesa di Nostra Signora della Consolazione a Genova (op. 48, 1880) e l'organo del conservatorio di Pesaro (op. 67, 1885).
L'organo della Consolazione costituisce uno dei primi tentativi di sintesi fra tradizione e modernità. Su consiglio dell'avvocato Pier Costantino Remondini, il progetto iniziale fu adeguato agli standard stranieri propugnati dal movimento ceciliano: le tre tastiere di 61 tasti furono commissionate a Henri Zimmermann di Parigi, mentre la pedaliera concavo-radiale di 27 pedali fu copiata da un modello ordinato a John Warman di Canterbury. I registri, pur mantenendo ancora la divisione tra bassi e soprani, coprono l'intera estensione della tastiera. Per queste e altre innovazioni, la ditta Locatelli dichiarò in un suo opuscolo di essere stata la prima e unica fra le fabbriche nazionali ad aver adottato i sistemi delle principali fabbriche francesi e tedesche, conservando il carattere dell'organo italiano.
Verso il 1882 L. Parietti lasciò la fabbrica per iniziare in proprio l'attività organaria e nella direzione della ditta L. gli subentrò Giudici che, dopo l'organo di Pesaro, si ritirò a vita privata. Nel 1886 Giacomo iunor, ventiduenne, divenne così il responsabile della ditta in comproprietà con i fratelli - alcuni ancora minorenni -, mentre la tutela degli interessi familiari rimase sempre affidata allo zio sacerdote. La notorietà acquisita gli procurò numerose commesse e nel 1895 Vittorio Serassi, unico rappresentante della cessata ditta, lo autorizzò a fregiarsi della qualifica di "Successore alla vecchia Ditta Fratelli Serassi", consacrandolo così ufficialmente come l'erede della più celebre tradizione organaria bergamasca. Sposato con Edvige Sirtoli, dalla quale ebbe una figlia (Angiola, 1893-1934), a partire dal 1905 Giacomo cominciò a ridurre l'attività a causa di un male incurabile che lo portò alla morte il 30 giugno 1918 a Bergamo.
Dal 1870 al 1917 dalla fabbrica Locatelli uscirono 211 organi, collocati in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Sicilia e America del Sud (dove, dei 33 originari, ne sopravvivono ancora una ventina). Le attrezzature - alcune delle quali già appartenute ai Serassi - furono rilevate nel 1918 dal capofabbrica Canuto Cornolti (1869-1943), che proseguì l'attività con legale autorizzazione della vedova e della figlia di Giacomo.
Il catalogo Locatelli fu pubblicato e aggiornato a più riprese dalla ditta stessa (v. Mischiati, 1995, p. XIII); edizioni di riferimento: Elenco generale degli organi costruiti dalla premiata ditta Giacomo Locatelli successore ai Fratelli Serassi in Bergamo, in Traini, pp. 105-110; Catalogo degli organi Locatelli, in Berbenni, 1992-93, pp. 209-231. Documenti e lettere della ditta Locatelli sono conservati a Bergamo nell'Archivio Locatelli, e a Genova presso la Biblioteca Franzoniana (Remondini, E.VI.76-180, 206-208; E.VII.29-31). Scritti editi di Giacomo iunor e scritture della ditta Locatelli in Berbenni (1992-93), pp. 121 s., 205-208, 233; Organi (Lettera del sig. Locatelli e parole della Direzione), in Musica sacra, XIV (1890), 1, pp. 7-9; Risposta ad un punto interrogativo, ibid., 12, pp. 199 s.
Fonti e Bibl.: P.C. Remondini, L'organo Locatelli alla chiesa di N.S. della Consolazione, in Il Cittadino (Genova), 22 sett. 1880, n. 256, p. 2; Id., Il nuovo organo del liceo musicale Rossini di Pesaro, in Musica sacra, IX (1885), 9-10, pp. 73 s.; [L. Giudici], Il nuovo grandioso organo del liceo musicale Rossini in Pesaro, Pesaro 1885; A. Bonuzzi, Saggio di una storia dell'arte organaria in Italia nei tempi moderni, Milano 1889, pp. 115-121; Due organi nuovi della Ditta G. Locatelli, in Musica sacra, XIV (1890), 10, p. 166; C. Traini, Organari bergamaschi, Bergamo 1958, pp. 63-67, 105-110; G.M. Zaffagnini, Regesto di scritti di interesse organistico e organario apparsi nella "Gazzetta musicale di Milano" (1841-1902), in L'Organo, VII (1969); VIII (1970); IX (1971); XIII (1975), ad indices; I due organi Locatelli di N.S. della Consolazione a Genova, a cura di G. Bertagna - P.M. Grosso, s.l. né d. [ma Genova 1980]; G. Bertagna, Arte organaria in Liguria, Genova 1982, pp. 79 s., 88-91, 107; R. Giorgetti, Organari bergamaschi a Firenze, in Strumenti e musica, XLI (1989), 4, pp. 41-43; 5, pp. 38 s.; A. Grasselli, Gli organi del liceo musicale "G. Rossini" di Pesaro, in Informazione organistica, II (1990), 2, pp. 6-10; E.G. Rimoldi - C. Lalli Aliaga, Un organo Locatelli a Mar del Plata, Argentina, ibid., pp. 11-14; U. Pineschi, Fasti e nefasti di un monumento, ovvero Le vicende dell'organo Locatelli di Mar del Plata, Argentina, ibid., 3, pp. 15-20; F. Baggiani - A. Picchi - M. Tarrini, La riforma dell'organo italiano, Pisa 1990, ad ind.; Id., Facteurs d'orgues français en Italie au XIXe siècle. Documents inédits des archives Remondini à Gênes, in L'Orgue francophone, 1993, n. 14, pp. 16 s., 53-58; G. Berbenni, Gli organari L. di Bergamo. Una sensibilità nuova nella riforma dell'organo italiano di fine Ottocento, in Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo, LIV (1992-93), pp. 79-236; Id., L'organo Locatelli (1880) della Consolazione: una nuova alternativa alla riforma dell'organo italiano, in Gli agostiniani a Genova e in Liguria tra Medioevo ed Età moderna. Atti del Convegno internazionale di studi, Genova… 1993, a cura di C. Paolocci, in Quaderni Franzoniani, VII (1994), 2, pp. 505-531; O. Mischiati, Repertorio toponomastico dei cataloghi degli organari italiani 1587-1930, Bologna 1995, p. XIII e ad ind.; G. Berbenni, L'arte organaria a Bergamo nell'800: vertice di una grande scuola, in Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo, LXI (1997-98), pp. 273-289; Id., Organi storici della provincia di Bergamo, Bergamo 1998, pp. 79-84, 223-226; Id., L'arte organaria a Bergamo nel '900, in Bergamo e il Novecento. Istituzioni, protagonisti, luoghi. Le arti: esperienze e testimonianze, a cura di E. Gennaro - M. Mencaroni Zoppetti, Bergamo 2001, pp. 149-168.