Lo vostro fermo dir fino ed orrato
. Sonetto di replica di Dante da Maiano a Qual che voi siate di D., di cui mantiene una sola rima (-aggio); schema abab abab; acd acd. Attribuito a D. dalla Giuntina, è stato persuasivamente assegnato al Maianese dal Barbi, contro l'opinione del Santangelo.
Le quartine comprendono nuove iperboliche lodi rivolte all'interlocutore, le terzine affermano che v'è, a detta di molti, un dolore amoroso più intenso dell'amare senza essere corrisposti e chiedono se ciò sia vero. La tematica è sempre quella della casistica cortese, e così pure il tono generale del discorso, in cui il nuovo svolgimento meditativo appare mero pretesto a raffinate variazioni stilistiche e all'ostentazione del proprio tecnicismo sottile. Basta qui accennare alle allitterazioni, frequenti soprattutto nelle quartine, al largo uso della replicatio (dir, vv. 8, 9 e 11; dol, vv. 10 e 11); quest'ultima sottolinea i due temi del sonetto e della tenzone, cioè la celebrazione del ‛ dittare ' poetico e la definizione del ‛ duol d'amore ', che la fitta trama di ornamentazione retorica rinfrange come in un giuoco di specchi, staticamente. A ciò si aggiungono il gusto del parallelismo e dell'antitesi e una rima derivativa (parla-disparla).
Bibl. - Cfr., oltre a Dante da Maiano, Rime, a c. di R. Bettarini, Firenze 1969, 156-158, Contini, Rime 10-12; Barbi-Maggini, Rime 165-166; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, II, Oxford 1967, 12-14; cfr. inoltre la voce Per pruova di saper com vale o quanto.