DALMAU, Lluís
Pittoie catalano, originario di Valenza o di Barcellona. Se ne hanno notizie dal 1428 al 1460: più importanti quelle che riguardano un viaggio di lui in Fiandra nel 1431 e l'esecuzione del retablo dei Consiglieri di Barcellona. In questa unica sua opera superstite, eseguita fra il 1443 e il 1445, lo studio dei Van Eyck appare evidente, ma l'artista rimase assai lontano dai modelli, non penetrando nell'intimo dell'arte vaneyckiana. La composizione è nell'insieme slegata; il colore, fedele alla tempera tradizionale, non acquista né sostanza, né vivacità, né fusione. Soprattutto il D. mancò di qualità originali e la sua opera non ebbe considerevole influsso sulla pittura di Catalogna del sec. XV.
Bibl.: A.L. Mayer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con bibl. precedente); id., Geschichte der spanischen Malerei, 2ª ed., Lipsia 1922, p. 62 segg. (traduz. spagn., Madrid 1928, p. 63 segg.); id., La pintura española (Colección Labor), Barcellona-Buenos Aires 1926, p. 83 segg.; V. v. Loga, Die Malerei in Spanien vom XIV. bis XVIII. Jhrhundert, Berlino 1923, p. 20 segg.; E. Richert, Mittelalt. Malerei in Spanien. Katal. Wand- u. Tafelmalereien, Berlino 1925, p. 69 segg. (traduz. spagn., Barcellona 1926, p. 67 segg.); G. Rouchès, La peint. espagnole. Le Moyen âge, Parigi [1929], p. 83 segg.; P. Paris, La peint. espagnole, Parigi-Bruxelles 1928, p. 15.