Stebbing, Lizzie Susan
Filosofa inglese (Wimbledon 1885 - Londra 1943). Lettrice di filosofia al King’s College di Londra (1913-15) e quindi, dal 1915, al Bedford College, dal 1933 fu prof. nell’univ. di Londra. Allieva del logico W.E. Johnson, risentì l’influenza di Russell e Whitehead e, in modo particolare, di Moore. La sua opera più importante può considerarsi A modern introduction to logic (1930), dove l’esposizione della logica formale e delle tecniche logiche si accompagna a una lucida analisi dei problemi epistemologici e metafisici connessi alle teorie logiche. Una successiva opera, Philosophy and the physicists (1937), rappresenta una critica serrata e obiettiva delle concezioni di filosofia della fisica proposte da J. Jeans e A. Eddington. Svolse una proficua attività di diffusione del positivismo logico (Logical positivism and analysis, 1933) e dei metodi di analisi del linguaggio in ambiente inglese, soprattutto tramite l’Aristotelian Society, di cui fu anche presidente. Tra le altre opere si ricordano: Logic in practice (1934); Thinking to some purpose (1939); Ideals and illusions (1941); Men and moral principles (post., 1944).