LIVORNO (XXI p. 334; App. I, p. 800; II, 11, p. 216)
La popolazione del comune alla data del censimento del 1951 comprendeva 142.333 residenti (di cui nel capoluogo 131.174). Alla fine del 1959 la popolazione residente era calcolata in 159.517 ab. Nel decennio 1948-58, mentre veniva completata la ricostruzione del centro della città, semidistrutto dagli eventi bellici, si sono venuti formando alla periferia nuovi quartieri residenziali, come quello elegante della "zona Fabbricotti" e altri "zona Filzi", Via Firenze, Via delle Sorgenti, Via di Coteto). L'approvvigionamento idrico è stato migliorato con la costruzione del nuovo acquedotto del Mortaiolo. Tra i maggiori impianti industriali, citiamo il vecchio e risorto cantiere "Luigi Orlando", una grande raffineria di petrolio (costruita nel periodo 1951-54, capacità di lavorazione: 2.100.000 t di greggio), due centrali termoelettriche (per complessivi 88.000 kW), alcuni stabilimenti chimici, un cementificio, una fabbrica di conduttori elettrici isolati, un'altra di apparati d'iniezione per motori Diesel, una vetreria. Il porto ha avuto nel 1958 un movimento di sbarchi e imbarchi per complessive 5.148.186 t, inferiore soltanto a quelli di Genova, Venezia e Napoli.
La provincia. - La popolazione residente, che all'epoca del censimento del 1951 era di 282.284 ab. (di cui l'81,2% nei centri, il 4,1 nei nuclei e il 14,7 nelle case sparse), alla fine del 1959 risultava aumentata a 308.696 unità. La densità tende a diminuire nei territorî montani, ma aumenta fortemente nelle aree collinari e costiere.
La popolazione attiva alla data dell'ultimo censimento risultava distribuita nel modo seguente tra i diversi rami di attività: industria 42,5%, agricoltura, caccia e pesca 21%, commercio e servizî varî 14%, pubblica amministrazione 13%, trasporti e comunicazioni 8,5%, credito e assicurazione 1%. L'industria rimane quindi l'attività prevalente della provincia. Oltre che nel capoluogo, le maggiori concentrazioni industriali si trovano tuttora a Piombino (siderurgia), nell'Isola d'Elba (dove l'attività mineraria è in forte ripresa: 714.750 t di minerale di ferro e 52.267 t di pinte nel 1956) e in comune di Rosignano Marittimo (stabilimenti Solvay: materie plastiche e prodotti sodici di massa, come soda carbonato, soda caustica, bicarbonato). Nel settore dell'agricoltura si nota la tendenza all'aumento del patrimonio zootecnico e un certo sviluppo della meccanizzazione. Vedi tav. f. t.