livello
livèllo [Der. di livella] [LSF] (a) Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l'altezza di un punto su una superficie, cioè, propr., la sua minima distanza dalla superficie: è questo il signif. nella geodesia e nella topografia (ove l. è anche il nome di uno strumento: v. oltre) e anche nel linguaggio comune. (b) Il termine è pure usato come sinon. di grado, misura di una determinata grandezza, in genere relativ. al valore di un'altra grandezza, omogenea con essa: è il caso, per es., del l. di un segnale (v. oltre). ◆ [MTR] [GFS] Nella geodesia e nella topografia, strumento per individuare linee di mira orizzontale; ne sono stati realizzati di svariati tipi; i più semplici sono i l. ad acqua, a pendolo, a traguardo, oggi di scarso uso; più accurati e comodi sono i l. a riflessione e rifrazione, usati oggi per rilievi speditivi, ma i più diffusi e accurati sono i l. a cannocchiale e i l. autocentranti, o autolivelli; per tutti questi l., v. oltre e v. strumentazione topografica: V 687 e. ◆ [MTR] [GFS] L. a bolla d'aria, o a traguardo: è costituito schematicamente da una base che porta una diottra, il cui asse visuale è parallelo al piano della base, e una livella a bolla d'aria sferica o, meglio, due livelle a bolla d'aria ortogonali tra loro; resa orizzontale la base, lo è anche la mira della diottra; un esempio di tale l. è la tavoletta pretoriana, mentre una sua versione evoluta è costituita dal l. a cannocchiale (v. oltre). ◆ [MTR] [GFS] L. a cannocchiale: è schematicamente costituito (fig. 1) da una base, portata da un treppiede e munita di viti calanti, su cui è una traversa orizzontale girevole (alidada) con un cannocchiale, applicato rigidamente a essa, e una livella a bolla d'aria, torica o sferica; livellato che sia lo strumento, l'asse di rotazione del cannocchiale, che, per costruzione, è ortogonale al piano della base, risulta allora verticale e quindi l'asse di collimazione del cannocchiale (linea di mira) risulta orizzontale; nei l. di grande precisione la livella è osservabile mediante un sistema di prismi in un oculare ausiliario o nel campo stesso del cannocchiale; ha il notevole pregio di essere di uso semplice in quanto si mette in stazione mediante la solo centratura della livella. ◆ [FSD] L. accettore: l. energetico elettronico della parte bassa della banda di conduzione di un semiconduttore che sia non occupato e quindi disponibile a essere occupato da un elettrone proveniente da un l. della parte alta della sottostante banda di valenza, detto l. donatore (denomin. analoghe valgono per gli atomi e gli ioni relativi a tali elettroni): v. semiconduttore: V 143 c. ◆ [MTR] [GFS] L. ad acqua: consta (fig. 2) di due cilindri di vetro trasparente contenenti acqua e comunicanti inferiormente mediante un tubo metallico montato su un doppio snodo rotante, poggiato su un treppiede; una linea di mira orizzontale si ha sfiorando con lo sguardo la superficie libera dell'acqua nell'uno e nell'altro cilindro. ◆ [MTR] [GFS] L. a riflessione e rifrazione: è schematicamente costituito da un filo a piombo che viene osservato nel campo di un oculare a prisma (molto usato il prisma di Wollaston) in modo tale che la sua immagine, deviata dal prisma, appare orizzontale nel campo di vista, costituendo il riferimento di mira orizzontale. ◆ [ELT] L. assoluto di corrente, di potenza, di tensione: v. oltre: L. di potenza. ◆ [FAT] L. atomico: ognuno dei valori discreti che può assumere l'energia di un atomo: v. livello atomico. ◆ [MTR] [GFS] L. a traguardo: lo stesso che l. a bolla d'aria (v. sopra). ◆ [MTR] [GFS] L. autocentrante: l. a cannocchiale il cui asse di collimazione risulta automaticamente orizzontale per effetto di un particolare montaggio pendolare dell'obiettivo o del reticolo di un prisma opportunamente disposto. ◆ [MTR] [GFS] L. automatico: v. strumentazione topografica: V 687 f. ◆ [GFS] L. del mare, o l. marino: nella geodesia e nella topografia, la superficie libera media degli oceani, intorno alla quale si compiono le oscillazioni della superficie del mare per moti ondosi, per effetto delle maree, ecc.; tale superficie, immaginata prolungata sotto le terre emerse, come tale superficie di l. della gravità, coincide con il geoide. Questo l., che si determina mediante i mareografi e i medimareografi, s'indica con l'abbrev. l.m. o l.m.m. ed è assunto come superficie di riferimento, o l. zero, per le misurazioni altimetriche. Nel linguaggio comune, anziché di l. marino medio si parla senz'altro di l. del mare, da cui la locuz. sul l. del mare (abbrev. s.l.m.) per il riferimento delle quote terrestri. ◆ [FTC] L. di affidabilità: locuz. usata come equivalente di affidabilità. ◆ [ELT] [INF] L. di astrazione per la simulazione di un sistema: v. simulazione: V 226 f. ◆ [ELT] L. di campo: v. oltre: L. di segnale. ◆ [FSD] L. di core: livello energetico di un elettrone atomico interno, cioè non di valenza. ◆ [ELT] L. di corrente: v. oltre: L. di potenza. ◆ [ELT] L. di disturbo: v. oltre: L. di potenza. ◆ [ACS] L. d'intensità acustica: v. misurazioni acustiche: IV 14 c. ◆ [ELT] L. di potenza: considerando due punti A e B di uno stesso circuito nei quali la potenza della corrente valga rispettiv. P₁ e P₂, si dice che il primo punto è, rispetto al secondo, al l. di potenza n=log(P₁/P₂); il l. relativo di potenza n risulta espresso in bel se il logaritmo è decimale, in neper se il logaritmo è naturale (→ anche decibel e neper). Prendendo per P₂ una potenza di riferimento (l. zero) che, per convenzione internazionale, è usualmente, almeno nell'ambito dell'elettronica, 10-3 W, la relazione precedente esprime il l. assoluto di potenza nel generico punto A del circuito. Se l'impedenza del circuito nel punto A è uguale a quella del punto B, il l. relativo di potenza può calcolarsi anche mediante una delle due seguenti relazioni: n=2log(V₁/V₂), oppure n=2 log(i₁/i₂), essendo V₁, V₂, i₁, i₂ i valori della tensione V e dell'intensità di corrente i rispettiv. nel punto A e nel punto B. Se le impedenze nei due punti in cui si effettuano le misurazioni sono diverse vale la relazione: n=2log(V₁/V₂)+log(Z₁/Z₂)+ log(cosφ₁/ cosφ₂), nella quale Z₁, Z₂ e φ₁, φ₂ sono i moduli dell'impedenza e gli sfasamenti fra corrente e tensione nell'uno e nell'altro punto. Una relazione analoga vale per le intensità di corrente. La determinazione di n è fatta, di norma, proprio a partire dai valori della tensione o dell'intensità di corrente, la cui determinazione è più agevole che non quella della potenza. Per definire univocamente il l. assoluto di potenza mediante sole misure di tensioni o sole misure di intensità di corrente, occorre fissare un valore per l'impedenza; così, per es., nell'ambito dei segnali telefonici e derivati tale valore è stato scelto, per convenzione internazionale, in 600 ž, in corrispondenza del quale si hanno i valori del l. zero per la tensione (V₂=0.775 V) e per l'intensità di corrente (i₂=1.295 mA) corrispondenti alla potenza di 10-3 W; talora, ma non correttamente, si dà il nome di l. di tensione e di l. di corrente ai l. assoluti dedotti da misure di tensione o di intensità di corrente. Denomin. particolari si hanno poi in relazione alla natura della corrente che scorre nel circuito in esame. Così, se tale corrente convoglia informazioni, cioè costituisce un segnale, si parla di l. del segnale; e, analogamente, se la corrente è associata a un disturbo, a un rumore, ecc., si parla di l. di disturbo, l. di rumore, ecc. ◆ [ACS] L. di potenza acustica: v. misurazioni acustiche: IV 14 c. ◆ [ACS] L. di pressione acustica: v. misurazioni acustiche: IV 14 c. ◆ [FME] L. di radioattività: v. radioattività ambientale: IV 702 b. ◆ [FNC] L. di rotazione: v. modelli nucleari fenomenologici: IV 63 d. ◆ [ELT] L. di rumore: v. sopra: L. di potenza. ◆ [ELT] L. di, o del, segnale: il l. di potenza, o di altra grandezza collegata (tensione, intensità di campo elettrico, ecc.), relativo a un segnale elettrico (telefonico, radio, ecc.); nel caso di segnali radioelettrici, si usa spesso il l. di campo, cioè riferito all'intensità della componente elettrica del campo elettromagnetico costituente il segnale; normalmente il l. zero è allora preso pari a 1 μV/m e il l. assoluto è pari, in decibel su tale livello, a 20log₁E, dove E è l'intensità del campo elettrico del segnale, espressa in μV/m. ◆ [FNC] L. di tipo collettivo: v. modelli nucleari fenomenologici: IV 63 d. ◆ [ELT] L. di tensione: v. sopra: L. di potenza. ◆ [ELT] L. di trasmissione: il l. di potenza di segnali avviati lungo una via di trasmissione; per evitare dannosi fenomeni di sovraccarico di parti del sistema (per es., amplificatori), interferenza tra segnali e diafonia tra vie adiacenti, occorre che i l. relativi non superino certi valori; a tale scopo è molto utile rappresentare graficamente l'andamento dei l. nei cosiddetti diagrammi di l., che permettono di individuare con facilità quali sono i valori di l. corretti nei diversi punti caratteristici dei circuiti. ◆ [FSD] L. donatore: v. sopra: L. accettore. ◆ [FSD] L. elettronici nei cristalli ionici: v. cristalli ionici: II 6 b. ◆ [FSD] L. elettronici nei solidi: v. solidi, livelli elettronici nei. ◆ [ELT] L. elettronico: lo stesso che l. energetico di elettroni. ◆ [MCQ] L. energetico: nell'ambito di un sistema quantistico (per es., una molecola, un atomo, un nucleo atomico), l'energia associata a ogni stato quantico del sistema, cioè ognuno dei valori discreti che può assumere tale energia; il termine prende spesso particolari qualificazioni in relazione all'ente cui si riferisce o in relazione a speciali proprietà di cui questo gode: l. atomici, elettronici, di donatori (o l. donatore), di ionizzazione, vibrazionale, rotazionale, ecc. ◆ [MCQ] L. fondamentale: per un sistema quantistico, il l. energetico cui compete l'energia minima. ◆ [GFS] L. geologico: strato o insieme di strati aventi caratteri litologici o paleontologici che lo distinguono dagli strati contigui. ◆ [FNC] L. intrinseci: v. modelli nucleari fenomenologici: IV 63 d. ◆ [FSD] L. nucleari: i l. energetici competenti a nucleoni e nuclei nel loro insieme. ◆ [MCQ] L. proibiti: stati quantici in cui il sistema in esame non può trovarsi, in contrapp. a l. permessi o consentiti. ◆ [ACS] L. sonoro o l. di sensazione sonora: la misura del-l'intensità della sensazione sonora espressa in decibel acustici (o altra unità logaritmica): v. suono: V 699 a. ◆ [ELT] Banda di l. energetici: l'intervallo di energia in cui sono distribuiti i l. energetici relativi a stati quantici simili, come, per es., quello (banda di conduzione) in cui sono raggruppati i l. degli elettroni di conduzione di un semiconduttore. ◆ Curva, o linea, di l.: (a) [LSF] generic., il luogo dei punti che hanno un medesimo l. (nei vari signif. del termine), come, per es., dei punti con la medesima quota (allora, lo stesso che isoipsa), con la medesima temperatura, ecc.; (b) [ANM] per una grandezza espressa da una funzione z=f(x,y) delle due variabili indipendenti x e y, ognuna delle linee luogo dei punti del piano xy in corrispondenza ai quali la z assume lo stesso valore. ◆ [MCQ] Diagramma, o schema, a l. energetici: rappresentazione grafica cui si ricorre per illustrare la distribuzione dei l. energetici di un dato sistema, consistente in un diagramma unidimensionale in cui i l. in questione sono rappresentati da segmenti paralleli, riferiti a un asse orientato sul quale le ascisse siano proporzionali alle energie: per es., v. atomo: I 294 Fig. 9.3. ◆ [ELT] Diagramma di l.: v. sopra: L. di trasmissione. ◆ [FSD] Funzione densità di l. energetici elettronici in un metallo: v. metallo: III 786 d. ◆ [LSF] Linea di l.: lo stesso che curva di l. (v. sopra). ◆ [MTR] [MCF] Misuratore, o indicatore, di l.: dispositivo per misurare a distanza il l. di un liquido contenuto in un recipiente (vasche, serbatoi, opere di presa, canali, bacini, pozzi piezometrici, ecc.). Ne esistono di diversi tipi; fra i più usati per impianti fissi ricordiamo: (a) misuratori di l. a polmone: l'altezza del liquido contenuto nel recipiente è indicata da un manometro (o dispositivo equivalente), opportunamente graduato, che misura la pressione idrostatica, proporzionale a tale altezza, agente su una scatola elastica (polmone) posta sul fondo del recipiente e collegata al manometro; (b) misuratori di l. elettrici: assai diffusi, il loro organo principale è un reostato azionato meccanicamente da un galleggiante posto nel recipiente e inserito in un circuito comprendente una sorgente di corrente continua e un amperometro, che è l'indicatore del l.; al variare del l. del liquido nel recipiente variano, in conseguenza l'una dell'altra, la posizione del galleggiante, la resistenza del reostato e l'intensità di corrente indicata dall'amperometro, la cui scala può quindi essere tarata direttamente in unità di l. o di volume occupato del recipiente. ◆ [MTR] [ACS] Misuratore di l. sonoro: v. misurazioni acustiche: IV15 a. ◆ [ANM] Superficie di l.: per una grandezza espressa da una funzione u=f(x,y,z) delle tre variabili x, y, e z sono le superfici luogo dei punti nei quali la grandezza considerata ha lo stesso valore; in partic., per una potenziale superficie di l. è lo stesso di superficie equipotenziale (v. campi, teoria classica dei: I 470 c).