Liu Zheng
– Fotografo cinese (n. Wuqiang Xian, Hebei, 1969). Inizia a lavorare come fotogiornalista al Diario dei lavoratori nel 1991 e nel 1997 decide di dedicarsi unicamente all’arte della fotografia realizzando una serie di cicli a tema, a cominciare dall’ambizioso The chinese (1994-2001), il lavoro che lo porterà all’attenzione internazionale. Ispirato da August Sander e Diane Arbus, ha fotografato la società cinese in un periodo di grandi trasformazioni offrendone un ritratto in cui sono evidenti le contraddizioni tra cultura tradizionale e processo di modernizzazione. L. utilizza la fotografia anche come mezzo per costruire realtà artificiali, per es. nelle immagini a colori di grande formato, Four beauties (2004): raffinate messe in scena di un morbido erotismo dove la composizione, le pose dei personaggi e la luce sono fondamentali. Sono lavori surreali ma di una ridondanza quasi barocca, eleganti e ricchi di dettagli. I suoi personaggi favoriti rimangono i diseredati, i senzatetto, i travestiti, gli artisti di strada, come nel controverso ciclo sull’Opera di Pechino, scandaloso per la nudità dei personaggi, del tutto estranea all’opera cinese tradizionale. Il lavoro di L. è stato esposto in numerosi musei ed è stato incluso nella mostra itinerante Between past and future: new photography and video from China (2004-07).