LITYERSES (Λιτυέρσης)
Figlio di Mida, re di Frigia, celebre come mietitore; la sua leggenda si intreccia con quella di Eracle, il quale, mentre era al servizio di Onfale, lo avrebbe ucciso. Raffigurato con la roncola sulle spalle o nell'atto di falciare il grano, con o senza berretto frigio, appare: nella decorazione interna di una tazza a figure rosse del Museo Gregoriano, insieme a Mida; su di una ematite della Collezione Beher e su di una simile proveniente dall'Egitto, dove si presenta barbuto e con un copricapo a visiera; in due monete greche dall'Asia Minore di bronzo e in una di elettro con la testa di Alessandro nel rovescio; in monete del quinto anno di regno di Antonio Pio, da Alessandria.
La sua identificazione però resta sempre dubbia per la possibilità di interpretare il tipo del mietitore come simbolo dell'Estate, nel ciclo delle stagioni. Per quel che riguarda anzi le monete di Alessandria, specie quelle di Antonino Pio, che a volte presentano anche la figura di un aratore, è certa quest'ultima identificazione.
Bibl.: Th. Panofka, in Arch. Zeitung, 1844, pp. 385-392, tav. XXIV, 3; B. De Witte, in Bull. Arch. de l'Atheneum franç., 1856, n. 2, p. 15; F. Lenormant, Description d. méd et antiq. compos. le cabinet de méd. de baron Beher, Parigi 1857, p. 228, n. 79; A. de Longperier, Oeuvres, Parigi 1883-1887, III, pp. 164-165; Drexler, in Roscher, II, 2, 1894-1897, col. 2214, s. v.; G. Dattari, Nummi augg. Alessandrini, Il Cairo 1901, nn. 2986-2898; J. Vogt, Die Alexandrinischen Muenzen, Stoccarda 1924, p. 115.