LITRA
. Denominazione greco-italiota corrispondente al latino libra. Come unità ponderale v. libbra. La litra è anche una moneta che corrisponde a un asse librale di bronzo, perché presso gl'Italioti la prima moneta metallica in uso è stata la moneta di rame.
Il peso della litra è diverso nei varî paesi italioti. Presso molti di essi, venuti presto a contatto coi Greci, che usano correntemente monete d'argento, la litra diventa una moneta d'argento equivalente al valore di una libbra di rame. A Siracusa la litra di rame pesava 1/120 di talento euboico, cioè gr. 218, mentre la litra d'argento, che forse originariamente era di gr. 1,164, fu poi ridotta a gr. 0,873 con l'introduzione in Sicilia dello statere corintio di gr. 8,73, che sostituisce le unità monetarie doriche.
A Siracusa il rapporto fra il talento e la litra si è conservato costante, e si è conservata costante la litra d'argento di gr. o,873. Ma la litra d'argento, originariamente uguale a quella di rame, assunse valori sempre più elevati in litre di rame per un processo di svalutazione comune nell'età ellenistica (v. talento). Per il rapporto fra nomi e litre v. nomo.
Processi di devalvazione analoghi si riscontrano presso gl'Italioti, che anche usavano come unità monetaria il nomo, eguale allo statere, diviso anch'esso in litre; e presso gli Etruschi, i quali ragguagliarono le loro libbre di rame a unità d'argento analoghe alle litre italiche e siceliote. Per le connessioni tra la libbra romana e quelle siceliote, italiote, ed etrusche, v. sotto asse. Per la bibliografia v. talento.