listino
Nel linguaggio di borsa, elenco delle quotazioni ufficiali dei corsi dei titoli contrattati sul mercato (l. di borsa) o dei tassi di cambio delle valute negoziate (l. dei cambi). Il l. viene compilato giornalmente e diffuso su supporto informatico presso ciascuna borsa valori (➔) dal comitato direttivo degli agenti di cambio, in base alle dichiarazioni degli agenti stessi. La sua stesura viene inoltre regolarmente controllata da un professionista della borsa deputato alla vigilanza del corretto svolgimento della procedura. Il l. si divide in 4 parti, relative ai titoli di Stato, alle obbligazioni, alle azioni di società e al corso dei cambi. Vi sono specificate le quotazioni ufficiali (basate sulla media dei prezzi negoziati nella giornata, ponderata in base ai volumi) a pronti (contanti), a termine (futures di varia scadenza) e dei premi delle opzioni; per ogni titolo e per ciascuna quotazione vengono inoltre riportati il prezzo di apertura e quello di chiusura, il prezzo massimo e il minimo.
Il l. si suddivide in sezioni differenti a seconda dello strumento negoziato: l. del Mercato telematico dei contratti a premio (MPR, chiuso nel 2003), l. del Mercato telematico Azionario (➔ MTA), l. del Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (➔ MOT), l. delMercato Telematico delle Euro-obbligazioni (➔ EuroMot), l. del TAH (mercato After Hours), e dal 2000 l. del MCW (Mercato telematico dei Covered Warrant, che dal 2004 è stato sostituito dal Securitised Derivatives Exchange - SeDeX).
Le banche diramano tra i clienti e i corrispondenti propri l., ove sono indicati i prezzi e le condizioni che ciascuna di esse è disposta a praticare per l’acquisto e la vendita di titoli, anche non quotati in borsa. In Italia, i corsi e gli spread (➔) di acquisto e di vendita applicabili dalle banche autorizzate a tali operazioni erano fissati, fino al 2007, dall’Ufficio Italiano dei Cambi (➔ UIC). In seguito alla sua abolizione (d. legisl. 231/2007), dal 1º gennaio 2008 la sorveglianza spetta alla Banca d’Italia.