Fisico (Vienna 1878 - Cambridge, Inghilterra, 1968). Dopo aver conseguito nel 1905 il dottorato a Vienna, dal 1926 al 1933 fu docente nell'univ. di Berlino, dove lavorò sotto la guida di M. Planck, e successivamente al Kaiser Wilhelm Institut für Chemie della stessa città. Consacrò la lunga vita quasi esclusivamente allo studio della radioattività. In collaborazione con O. Hahn, nel 1917 scoprì il protoattinio. Condusse importanti ricerche sperimentali sui raggi γ riuscendone a misurare, con metodo essenzialmente fotoelettrico, le lunghezze d'onda estremamente brevi. Nel 1926 provò sperimentalmente che la radioattività γ è dovuta alla diseccitazione del nucleo che a seguito di un decadimento α o β è rimasto eccitato. Confermò l'esistenza di nuclidi radioattivi artificiali da lei detti isomeri, di eguale massa e numero atomico, ma di vita media differente, e scoprì isomeri dell'uranio 239 bombardato con neutroni lenti. Essendo di origine ebraica, nel 1938 dovette abbandonare Berlino e si rifugiò a Stoccolma. Sul finire dell'anno, venuta a conoscenza che F. Strassmann e Hahn avevano osservato la presenza di bario nei prodotti del bombardamento dell'uranio con neutroni lenti, intuì, insieme col nipote O. R. Frisch, che il fenomeno fosse dovuto alla fissione dell'uranio; contemporaneamente la stessa interpretazione era data da altri fisici (gli stessi Hahn e Strassmann e anche F. Joliot). Finita la seconda guerra mondiale, dopo un breve soggiorno negli Stati Uniti, si trasferì definitivamente a Stoccolma, dove dal 1947 insegnò al politecnico.