LIPPE (A. T., 53-54-55)
Repubblica della Germania che ha per capitale Detmold e che fino al 1918 costituì un principato. Compresi i tre piccoli frammenti staccati di Kappel, Lipperode e Grevenhagen, inclusi nel territorio prussiano, questo stato misura un'area di 1215 kmq. con 166.038 ab. (1925; 134 per kmq.) in gran maggioranza protestanti (6000 cattolici, 800 israeliti). Il territorio, montuoso e collinoso, fa parte della Selva di Teutoburgo (Selva Lippiana) e delle Colline della Weser, del qual fiume a N. raggiunge le rive; è per il 12 % occupato da boschi, per il 9% da prati e pascoli, per il 69% da coltivati. La principale occupazione degli abitanti è l'agricoltura con l'allevamento del bestiame. Sorgenti minerali (Meinberg, Salzuflen), ligniti e scisti bituminosi sono le principali ricchezze minerarie dello stato, dove si esercitano anche importanti industrie (lavorazione della schiuma di mare a Lemgo, laterizî, amido, tessuti di lino e concia delle pelli).
Storia. - Fu territorio dei Cherusci, poi dei Sassoni. Fondatore della famiglia regnante, una delle più antiche della Germania, fu Bernardo I (1113-1144), che assunse per concessione di Lotario il titolo di "nobile signore sulla Lippe". Bernardo II (circa 1140-1224) fu uno dei più fedeli partigiani di Enrico il Leone; osteggiò gli arcivescovi di Colonia e di Magdeburgo, fondò Lippstadt e Lemgo. Divenuto monaco cisterciense, prese parte a una crociata contro la Lituania pagana, resse poi l'abbazia di Dünamünde (Dangavgrīva) e fondò nel 1217 in Lettonia il vescovado di Selonia (Sēlija) a Selburg (Sēlpilo). La famiglia venne col tempo ampliando i suoi dominî (contee di Schwalenberg e di Sternberg). Simone V (morto nel 1536), il primo che avesse il titolo di conte dell'Impero, introdusse nel paese il protestantesimo. Alla morte di suo nipote Simone VI (1613), la contea fu divisa in tre linee. La principale, con Simone VII (1587-1627), fu detta di Lippe-Detmold; la seconda, di Lippe-Brake, si estinse nel 1709 e rientrò nella principale; la terza, con Filippo, prese il titolo di Lippe-Alverdissen, ma più tardi (1640) acquistò importanza per aver ereditato da Elisabetta, figlia di Simone VI, vedova dell'ultimo conte di Schaumburg, gran parte della contea di Schaumburg (con Bückeburg) da cui derivò la denominazione di Schaumburg-Lippe o linea di Bückeburg. La suddivisione della casa di Lippe col tempo divenne anche maggiore, avendo uno dei figli di Simone VII fondato la linea dei conti di Lippe-Sternberg-Schwalenberg, da cui uscirono nel 1762 i conti di L. Biesterfeld e di L.-Biesterfeld-Weissenfeld. Il ramo principale nel 1789 ottenne la conferma della dignità di principe del Sacro Romano Impero, che aveva sin dal 1720; anche l'altra linea l'ottenne nel 1807. In quell'anno i principi di Lippe-Detmold entrarono a far parte della Confederazione renana, sotto l'intelligente governo della principessa Paolina, vedova di Federico Guglielmo Leopoldo, la quale, salvatasi dalla bufera napoleonica, migliorò le condizioni sociali ed economiche del piccolo stato, abolendo il servaggio, curando l'insegnamento, ecc.; nel 1815 passò alla Confederazione germanica. Il figlio Paolo Alessandro Leopoldo (1820-1851) largì nel 1836 una costituzione, ampliata temporaneamente nel 1848; del 1842 è l'adesione allo Zollverein, del 1866 l'entrata nella Confederazione germanica del Nord. L'ultimo della linea principale fu Carlo Alessandro, inetto e senza figli, onde si determinò ben presto una contesa per la reggenza tra le due altre linee, rappresentate da Adolfo di Schaumburg-Lippe ed Ernesto di Lippe-Biesterfeld. Quest'ultimo fu eletto reggente nel 1897; suo figlio, che gli succedette nella carica, alla morte di Carlo Alessandro (1905) divenne principe col nome di Leopoldo IV. La rivoluzione lo costrinse ad abdicare (12 novembre 1918). Della linea di Lippe-Weissenfeld si ricorda il conte Leopoldo, che fu ministro prussiano della Giustizia nel 1862.
Bibl.: A. Falkmann, Beiträge zur Gesch. des Fürstentums L., voll. 4, Detmold 1847-82; H. Schwanold, Das Fürstentum Lippe, das Land u. seine Bewöhner, Detmold 1899; H. Volmer e E. Stein, Das Land L., Berlino 1930; H. Kiewning, Fürstin Pauline zur L., 1769-1820, Detmold 1930.