liposoma
liposòma s. m. – Vescicola costituita da colesterolo e fosfolipidi, presente nel citoplasma delle cellule. I fosfolipidi messi in acqua formano spontaneamente microsfere: le molecole orientano il loro lato polare, solubile in acqua, verso l’esterno, lasciando all’interno la terminazione non polare, che è insolubile. Si crea così una calotta con l’acqua all’interno e un involucro a doppio strato di lipidi a formare un guscio sferico all’esterno. I l., grazie ai fosfolipidi che li costituiscono, hanno la capacità di attraversare la membrana cellulare; inoltre, hanno la possibilità di immagazzinare al loro interno sostanze di vario tipo, funzionando come veicoli di trasporto. Queste proprietà sono sfruttate in farmacologia e, in questo inizio di secolo, cresce sempre più l'attenziobne verso le possibilità relative al loro utilizzo. Infatti, se iniettati in un organismo per via endovenosa, i l. vengono conglobati dalle cellule del sistema reticolo-endoteliale che li degradano consentendo la liberazione delle sostanze in essi contenute (v. ). I l. trovano quindi applicazione quali veicoli per la somministrazione di farmaci (soprattutto antineoplastici o immunostimolanti), dei quali riducono la tossicità ma aumentano l'efficacia. Inoltre, la superficie del l. può essere funzionalizzata, ossia modificata per scopi precisi; per es., vi si possono agganciare molecole o gruppi tali da favorire l’ancoraggio del l. a uno specifico recettore. Un altro settore di crescente interesse è quello rivolto alla manipolazione dei l. per dosare la quantità di farmaco rilasciato e la velocità con la quale esso viene liberato una volta raggiunto il bersaglio.