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SPADA, Lionello

di Giovanni Copertini - Enciclopedia Italiana (1936)
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SPADA, Lionello

Giovanni Copertini

Pittore, nato a Bologna nel 1576, morto a Parma il 17 maggio 1622. Garzone di bottega e modello dei Carracci, del Baglioni e del Dentone, eguagliò in breve i maestri. A Roma frequentò lo studio del Caravaggio, che seguì a Napoli e a Malta, assimilandone lo stile e imitandone le scapestrataggini. Ritornato a Bologna, divenne borioso e prepotente rivale dei Carracci, di Guido Reni e del Tiarini. Passò quindi a Parma come pittore di corte di Ranuccio Farnese. Decorato a fresco l'oratorio della SS. Trinità a Pieve di Cento, operò nella Madonna della Ghiara a Reggio nell'Emilia (1614-16) e nel Teatro Farnese a Parma (1618-19). Suoi affreschi si conservano a Bologna nel Refettorio di S. Proculo, in S. Michele in Bosco; dipinti ad olio a Colorno, a Parma, a Firenze, a Bologna, a Roma, a Napoli, a Dresda, a Parigi, a Madrid e in molti altri luoghi. Fu anche poeta burlesco di qualche fama. Iniziatosi all'arte come carraccesco, modificò il suo stile sul gusto del Caravaggio per poi tornare, negli ultimi anni, alla tradizione del Correggio e del Parmigianino, le opere dei quali ebbe agio di studiare a Parma. Ma alla robusta fantasia naturale non corrispose sempre in lui l'esecuzione, grossolana e trascurata. La sua importanza è limitata alla storia della pittura emiliana del primo ventennio del Seicento.

Bibl.: C. C. Malvasia, Felsina pittrice, Bologna 1849, II, pp. 73-84; Ch. Blanc, hist. des peintres, École bolonaise, Parigi 1866 segg., App., pp. 33-35; L. Lanzi, St. pittorica dell'Italia, Bassano 1818, IV, p. 50; V, pp. 139, 165; M. Marangoni, Un affresco dimenticato di L. S., in Boll. d'arte, 1911, pp. 152-53; G. Piccinini, Guida di Reggio nell'Emilia, Reggio nell'Emilia 1931, pp. 109-111; G. Lombardi, Il Teatro farnesiano di Parma, in Archivio storico parmense, n. s. IX (1909), pp. 1-51; G. Copertini, Il Teatro Farnese di Parma, in Emporium, marzo 1929, p. 164.

Vedi anche
Badalòcchio, Sisto Badalòcchio (o Badalòcchi), Sisto. - Pittore e incisore (n. Parma 1585). Allievo forse di Agostino Carracci, poi di Annibale, fu a Roma (1602-1609), quindi a Parma, poi di nuovo a Roma. Tra le sue opere principali, le decorazioni del pal. Bentivoglio a Gualtieri (Reggio nell'Emilia) e gli affreschi della ... Tiarini, Alessandro Pittore (Bologna 1577 - ivi 1668); allievo di P. Fontana e di B. Cesi, a Firenze (dal 1599) lavorò col Passignano; tornato a Bologna (1606), si accostò a L. Carracci, accogliendone le istanze naturalistiche e l'intensa drammaticità. L'accentuata ricerca luministica sottolinea la forte partecipazione ... Giovanni Andrea Donducci detto il Mastellétta Mastellétta, Giovanni Andrea Donducci detto il. - Pittore e incisore (Bologna 1575 - ivi 1655). Dopo un soggiorno a Roma, dove ebbe modo di conoscere le opere di A. Tassi e di A. Carracci (Paesaggi, 1610-11, Roma, galleria Spada), lavorò prevalentemente a Bologna, maturando uno stile originale che fondeva ... Lucio Massari Pittore (Bologna 1568 - ivi 1633). Allievo di B. Passerotti e poi dei Carracci, a Bologna e a Roma, rimase legato alla loro maniera; subì anche qualche influsso di F. Albani. Opere nelle chiese di Bologna, Forlì, ecc.
Altri risultati per SPADA, Lionello
  • Spada, Lionello
    Enciclopedia on line
    Pittore (Bologna 1576 - Parma 1622). A Bologna si dedicò inizialmente al quadraturismo con G. Curti entrando poi in contatto con i Carracci, dal cui influsso, in partic. di Ludovico, è segnata la sua prima attività (Pesca miracolosa, 1607, Ospedale di S. Procolo). Fu poi a Roma (S. Giovanni Evangelista, ...
Vocabolario
spada
spada s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi dalla sciabola, che ha...
fil di spada
fil di spada locuz. usata come s. m. – Altro nome del gladiolo. ◆ Per il sign. corrente della locuz. a fil di spada, v. filo1, n. 3 a.
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