BALESTRIERI, Lionello
Pittore e incisore, nato a Cetona (Siena) il 12 settembre 1872. Nel 1886 studente all'Istituto di belle arti in Roma; nell'87 in quello di Napoli che lascia per darsi al lavoro di pittore decoratore e dove torna quando Domenico Morelli ne riassume il governo. Nel 1893 a Parigi, illustra giornali e romanzi. Al Salon del '97 espone Aspettando la gloria; nel '98, la Morte di Mimi; nell'esposizione universale del 1900, il Beethoven che ottiene la medaglia d'oro e che, riprodotto dappertutto e comprato dal Museo Revoltella di Trieste, è il suo quadro più noto. Nel 1902 manda a Monaco gli Ultimi giorni di Morelli, ora nella Galleria di Udine. A Parigi, nel Museo del Lussemburgo, la Lettrice. Le sue tele hanno quasi sempre illustrato l'ansiosa e scapigliata vita degli artisti: Manon, Birreria a Montmartre, il Monte di Pietà, la Moglie del Poeta (Galleria di Palermo), ecc. Nel 1914, per la guerra, tornò in Italia, ed ebbe la direzione del Museo artistico industriale di Napoli e delle sue scuole. Da pochi anni segue la teoria e l'esempio dei pittori futuristi. Ha inciso molte acqueforti e acquetinte colorate.
Bibl.: M. Maffi, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908.