LINZ (Lentia)
Città sul Danubio, oggi capoluogo dell'Austria Superiore. In età romana era compresa nella provincia del Noricum (Noncum Ripense).
Il nome si trova citato solamente nella Notitia Dignitatum, 34, 32 (equites sagittari?; Lentiae) e ancora una volta 34, 38 (praefectus legionis secundae Italicae partis Inferioris, Lentiae). Tale nominativo è da riferirsi, probabilmente, all'oppidum celtico situato sull'altura del Feiberg, a O della città, zona nella quale si può risalire, nella continuità dello stanziamento abitato, sino all'età neolitica. Per la sua posizione geografica L. rappresentò un importante punto di valico sul Danubio, che congiungeva le vie commerciali provenienti da S con quelle che, al di là del Danubio, attraverso la "Porta Boema di Mezzogiorno", proseguivano verso N.
Le nostre conoscenze delle vicende storiche di L. sono ancora forzatamente assai incomplete, poiché l'antico centro abitato si trova interamente coperto dal centro moderno. Frammenti ceramici e trovamenti di monete sembrano indicare che l'abitato romano fosse stato costituito con la costruzione di un primo castrum fortificato già nella prima metà del I sec. d. C. e abbia avuto, stando agli ultimi scavi, continuità di vita almeno sino alla fine del IV secolo.
Nel 1954 fu eseguita la ricognizione del castrum in una parte del suo vallo settentrionale con doppio fossato e una porta, constatati nell'ambito dell'attuale teatro provinciale. La prima costruzione era un campo sterrato che, stando ai trovamenti ceramici, esisteva già attorno alla metà del I sec. e che più tardi fu sostituito da un campo murato i cui particolari non sono ancora ben definiti. La più antica guarnigione finora nota risulta, da un'iscrizione votiva, essere stata la I Pannoniorum Tampiana Victrix (intorno all'anno 200). La Notitia Dzgnitatum citata attesta la presenza di militari ancora attorno all'anno 400. Il centro dell'abitato civile si trovava a occidente delle odierne strade provinciali che vanno dalla piazza centrale alla Innere Landstrasse. L'asse N-S è probabilmente identico alla linea Altstadt-Herrengasse. Il limite a S dell'abitato è forse da identificarsi nella Baumbachstrasse e nella Bischofstrasse.
Negli ultimi decenni sono stati constatati alcuni residui di costruzioni: 1) complesso fra la Promenade e la Steingasse; 2) cantina di una casa di abitazione nella Altstadt-Herrengasse; 3) l'"area sacrale" nella Altstadt-Tummelplatz con un mitreo, il "tempio dei due dèi" e il "tempio della triade capitolina"; 4) nella Altstadt-Herrengasse un circuito templare gallo-romano, che è stato interpretato come santuario di Epona. Sotto l'antica chiesa di S. Martino nel Roemerberg furono esplorate nel 1947 le fondamenta di un edificio romano di notevole ampiezza; non si esclude che il primo impianto dell'attuale chiesa (un portico a pilastri con archi) possa risalire ancora alla tarda antichità. L. non apparteneva al sistema delle vie militari della provincia del Noricum. La strada lungo il limes che fiancheggiava il Danubio da Lauriacum (Enns-Lorch) a Boiodurum (Passau-Innstadt) passava a S di L. e le due strade interne provenienti da Aquileia, una passando sui monti Tauern di Radstadt, l'altra dal valico di Pyhrn, s'incontravano ad Ovilara (Wels), che divenne più tardi capoluogo della provincia, donde poi raggiungevano la strada del limes.
La più grande delle necropoli della città romana si trovava a S (Wurmstrasse) e vi si rinvennero 142 tombe a incinerazione e 3 a inumazione, precipuamente del I e Il sec. d. C. Non è sinora nota una necropoli di una certa importanza del III-V secolo; piccoli gruppi di tombe a inumazione furono trovati nell'asse di una strada verso Ovilara (Roemerberg - stazione centrale - Leonding).
Oggetti romani provenienti da L. sono già noti da qualche secolo; scavi sistematici sono stati intrapresi sostanzialmente solo dopo la seconda guerra mondiale. Col volgere dal IV al V sec. le nostre conoscenze della L. romana hanno termine, sia per quanto riguarda le fonti che i trovamenti.
Mancano anche trovamenti di qualsiasi specie dal tempo della conquista baiuvarica (circa 550 d. C.) a tutto il periodo successivo, sino all'inizio dell'VIII secolo. L. torna ad essere citata in un documento nell'anno 799, col nome di "Linze".
Bibl.: R. Noll, Der röm. Limes in Österreich, XXI, 1958, s. v. Lentia: ivi la bibl. preced.; Pro Austria Romana, 1-10, 1051-1960, passim.
Museo. - Il Landesmuseum Francisco-Carolinum è il museo regionale per l'Austria Superiore. Nel 1833 si costituì a L. la "Società per il Museo patrio per l'Alta Austria al di sopra del fiume Enns con inclusione del Ducato di Salisburgo", le cui collezioni, costantemente accresciute, furono accolte nel nuovo edificio dell'attuale museo, costruito nel 1895. A partire dal 1920, il museo ha preso il nome di Museo Regionale dell'Alta Austria (Oberoesterreichisches Landesmuseum), e la società quello di "Associazione Museale dell'Alta Austria" (Oberoesterreichischer Musealverein). Si prevede il trasferimento di gran parte delle collezioni nel Castello di Linz. Le raccolte preistoriche e protostoriche contengono trovamenti, provenienti dalla regione, dall'età neolitica fino all'età delle migrazioni. Particolarmente da notare alcuni complessi tombali del Neolitico e della prima Età del Bronzo; depositi di Età del Bronzo e della Civiltà di Hallstatt (v.) e, tra gli oggetti di particolare pregio, il diadema aureo di Uttendorf proveniente da una tomba principesca hallstattiana, nonché la brocca di bronzo di Sunzing appartenente alla prima età di La Tène (v.). I materiali romani provengono soprattutto dai grandi centri abitati di Lentia (Linz), Lauriacunz (Lorch-Enns) e Ovilara (Wels). Notevoli le numerose stele con iscrizioni e ritratti, raccolte nel Lapidarium; il complesso di oggetti della summenzionata necropoli a incinerazione della Wurmstrasse (fra l'altro bottiglie di vetro col marchio di fabbrica di Aquileia, vasi di bronzo, oreficerie); un vaso in marmo riccamente scolpito; un vassoio da oblazioni in terracotta con una interessante iscrizione graffita; il tutto proveniente da Linz. L'epoca paleocristiana è rappresentata da lucernette in terracotta e anelli in bronzo col cristogramma; l'età delle migrazioni, da armi e gioielli della serie di tombe baiuvare. Una rarità rappresenta il gruppo di ex voto in forma di frutta, che è il più numeroso del genere trovato a N delle Alpi, e che proviene dalla area sacrale di Linz.
Bibl.: Jahrbuch des Oberösterreichischen Musealvereines, LXXXV, 1953 (Festschrift zum hundertjahrigen Bestand des Oberösterreichischen Musealvereines und des Landesmuseums).