(gr. Λίνος) Mitico figlio, secondo la leggenda argiva, di Apollo e di Psamate, figlia del re d’Argo Crotopo, fu esposto alla nascita e allevato dai pastori; fu poi fatto divorare dai cani per volere di Crotopo, che uccise anche Psamate. In seguito, in loro onore, fu istituito il culto e il costume di ricordarli con un canto funebre (treno).
Secondo la leggenda tebana, L. era figlio di Anfimaro e di Urania (o di altra musa); musico eccellente, pretese di rivaleggiare con Apollo che lo uccise. L. fu ritenuto inventore del ritmo e della melodia, e anche maestro di Eracle (che irritato per i rimproveri lo avrebbe ucciso); poi lo si disse inventore della poesia, figlio di Ermete e fratello di Orfeo.