linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le strutture dei dati insieme con le procedure (metodi) che possono operare sui dati stessi. In questo modo la struttura dei dati diviene un oggetto che include dati e funzioni. Formalmente, ogni oggetto è una specifica istanza di un oggetto astratto, denominato classe. L’insieme dei metodi di una classe ne rappresenta l’interfaccia, unico strumento per modificare e reperire i dati. L’interfaccia rimane costante anche quando l’implementazione interna della classe viene modificata. Ogni classe ha una posizione definita all’interno di una gerarchia di sottoclassi e superclassi; i metodi di una classe possono essere passati a una sottoclasse o “ereditati” da una superclasse. Questo permette al programmatore di aggiornare e ampliare un sistema software attraverso nuovi oggetti che ereditano le caratteristiche di quelli esistenti. La programmazione orientata agli oggetti ha preso l’avvio con il linguaggio Simula attorno agli anni Settanta ed è divenuta di uso frequente con l’avvento di linguaggi quali Small-talk, Visual Basic, C++, Java.