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linfociti T

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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linfociti T


Cellule fondamentali della risposta immunitaria specifica derivate da una cellula staminale pluripotente del midollo osseo e maturate nel timo. I linfociti T hanno un recettore specifico per l’antigene costituito non da molecole di immunoglobulina (come i linfociti B) ma da una specifica struttura detta TCR (T-cell receptor, che mostra una grande variabilità), associata a un insieme di molecole che formano un’unità strutturale, nota come CD3. Si possono identificare varie sottopopolazioni di cellule T, alcune delle quali svolgono un ruolo adiuvante (i cosiddetti T helper/inducer), mentre altre possiedono caratteristiche citotossiche. Oltre al marcatore CD3, i linfociti T helper (Th) sono caratterizzati funzionalmente anche da un’altra struttura (CD4). I linfociti T ad azione citotossica hanno invece sulla membrana, oltre al CD3, un’altra componente identificata come CD8. Le cellule T attivate esplicano funzioni regolatorie ed effettrici. L’attivazione è indotta dal riconoscimento dell’antigene sulla membrana di altre cellule, solitamente macrofagi e cellule B, che l’hanno fagocitato, degradato e modificato. Se l’antigene è una proteina, i peptidi che ne derivano sono espressi sulla membrana di queste cellule (Antigen-presenting cell, APC) in associazione con molecole di classe I o II, codificate da geni del complesso maggiore di istocompatibilità (Major histocompatibility complex, MHC). La maturazione delle cellule T nel timo avviene durante lo sviluppo fetale: se il TCR si lega a molecole MHC di classe I, viene inibita l’espressione di CD4, oppure, se si lega a molecole MHC di classe II, viene inibita l’espressione di CD8. Vengono quindi selezionate positivamente cellule CD4+ CD8− e cellule CD4− CD8+. Se il TCR si lega a molecole MHC di classe I e II, viene inibita l’espressione sia di CD4 sia di CD8, e le cellule TCR+ CD4− CD8−, una piccola popolazione, migrano nei tessuti periferici. Nella transizione da cellule doppie positive a singole positive avviene la delezione clonale di cellule con elevata affinità per complessi formati da autoantigeni e molecole MHC sulle cellule dendritiche della zona cortico-midollare del timo. Dopo la selezione negativa, le cellule T singole positive lasciano il timo. La differenza fra CD4 e CD8 per la proprietà associativa con MHC è molto più netta della diversità funzionale fra cellule CD4+ CD8− e CD4− CD8+ che, solitamente, esplicano rispettivamente o attività cooperante o attività soppressoria e citotossica. Le cellule Th riconoscono il complesso antigene-molecole MHC di classe II sulla membrana della APC. Nel caso di una cellula B, questa viene attivata per produrre anticorpi. L’attivazione dei linfociti Th può anche iniziarsi dal riconoscimento del complesso antigene-molecole MHC di classe II sulla membrana di altre APC (macrofagi, cellule di Langerhans e cellule dendritiche). Le cellule Ts (soppressori, o Treg, regolatori) sono organizzate in circuiti e hanno la funzione di inibire la risposta immune. Le cellule Tc esplicano un’azione citotossica contro cellule allogeniche, tumorali e cellule infettate da virus. Le cellule Tc generalmente sono CD8+ e riconoscono l’antigene sulla cellula bersaglio in associazione con molecole MHC di classe I, ma esistono anche cellule Tc CD4+, che riconoscono l’antigene sulla cellula bersaglio in associazione con molecole MHC di classe II. (*)

→ Immunologia

Vedi anche
linfocito (o linfocita) Tipo di cellula prodotta dal tessuto linfoide che passa nel sangue, di cui rappresenta la forma matura di uno dei 3 tipi di elementi corpuscolati della serie bianca (➔ leucocito). I linfocito svolgono un ruolo primario nella risposta immunitaria e presentano diverse funzioni nel controllo ... sistèma immunitàrio immunitàrio, sistèma In medicina, insieme di organi (milza, midollo osseo, linfonodi, timo, tonsille ecc.), tessuti e cellule circolanti, distribuiti in tutto il corpo e in comunicazione tra loro, in grado di intervenire in difesa di un organismo in presenza di infezioni prodotte da virus, batteri, parassiti ... autoimmunità autoimmunità Reazione immunitaria dell’organismo verso propri componenti a causa della perdita della tolleranza immunitaria naturale; ciò può accadere a causa della cessazione della repressione che impedisce alle cellule immunocompetenti di reagire contro componenti dello stesso organismo o a causa di ... antigene Qualsiasi sostanza capace di indurre una specifica reazione immunologica, umorale o cellulare (➔ immunità). La specificità immunologica di un antigene dipende da un particolare sito della sua superficie denominato epitopo o determinante antigenico; ogni antigene ne può avere più di uno, identici fra ...
Categorie
  • IMMUNOLOGIA in Biologia
  • IMMUNOLOGIA in Medicina
Tag
  • COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITÀ
  • PROPRIETÀ ASSOCIATIVA
  • RISPOSTA IMMUNITARIA
  • CELLULE DENDRITICHE
  • SELEZIONE NEGATIVA
Vocabolario
t, T
t, T (ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove...
linfocito
linfocito (o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...
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