LINEE ROSSE, Pittore delle
Ceramografo attico della tecnica a figure nere, che prende nome dalle linee rosse che non di rado sostituiscono sui suoi vasi le solite linee nere che separano i fregi ornamentali sotto i quadri. È un modestissimo pittore, che oltre a piccole anforette ha dipinto pure pelìkai, oinochòai ed idrie. Dalla mediocrità si staccano alcune anfore di formato normale, dal disegno più accurato, come quella di Villa Giulia 50631, con Peleo e Tetide su un lato e Dioniso ed Arianna con satiri sull'altro, o quelle della Collezione Faina di Orvieto, con Eracle ed il leone su un lato e lottatori sull'altro, vasi questi che si possono inquadrare nel Gruppo di Leagros. Al pittore, attivo alla fine del VI sec. ed attorno al 500 a. C., sono attribuiti 85 vasi; altri sono dipinti nella sua maniera.
Bibl.: J. D. Beazley-F. Magi, La raccolta B. Guglielmi nel Museo Gregoriano Etrusco, Roma 1939, pp. 36-37; J. D. Beazley, Black-fig., 1956, pp. 600-607.