Uomo politico e militare cinese (n. Huanggang, Hubei, 1908 - m. 1971). Dopo aver contribuito alla direzione della "lunga marcia" accanto a Mao Zedong (1934-35), ricoprì diversi importanti incarichi militari e civili. Fu comandante delle armate in Manciuria (1947), ministro della Difesa (1959) e vicesegretario del Partito comunista (dal 1969). Scomparve in circostanze mai chiarite durante la lotta per la successione a Mao.
Nel 1925 aderì alla lega della gioventù socialista; nello stesso anno fu ammesso all'accademia militare di Huangpu, comandata da Jiang Jieshi, mettendosi in luce nel corso della spedizione del Nord (1926). Dopo che Jiang Jieshi ruppe l'alleanza con i comunisti (1927), L. B. si unì a Mao Zedong. Contribuì alla direzione della "lunga marcia" e dal 1936 diresse l'accademia militare e politica di Yan'an. Riaccesasi la guerra civile (1947), L. B., comandante delle armate in Manciuria, con le due grandi offensive del 1948 e del 1948-49 riuscì a mettere in collegamento lo Shaanxi con la Manciuria e a occupare la regione di Pechino-Tianjin. Ministro della Difesa dal 1959, promosse attività di educazione politica nelle forze armate di cui accentuò il carattere di "esercito popolare". Vicesegretario del Partito comunista cinese dal 1969, assunse rilievo nella vita politica del paese soprattutto per aver diretto il movimento delle Guardie rosse. Nei suoi scritti accentuò la tendenza di Mao Zedong a valorizzare l'elemento rivoluzionario contadino; sottolineò le peculiarità nazionali della rivoluzione cinese proponendola come valido modello nella lotta contro l'imperialismo. Ma infine, nella lotta per il potere succeduta alla rivoluzione culturale, la sua corrente fu sopraffatta ed egli, dal settembre 1971, scomparve, in circostanze oscure, dalla scena politica cinese: secondo fonti ufficiose sarebbe precipitato con il suo aereo mentre sorvolava la Mongolia diretto nell'URSS, dopo un fallito colpo di stato.