LIMA
. Utensile per la lavorazione a mano dei metalli e di altri materiali, destinato all'asportazione di piccole quantità di materia.
Le lime sono costituite da una barretta di acciaio temperato (generalmente acciaio al carbonio C 0,8 ÷ 1%), di forma opportuna, una parte della cui superficie, prima del trattamento termico, ha subito una lavorazione a mano o a macchina in modo da presentare dei denti uniformemente distribuiti, i quali rappresentano altrettanti utensili elementari destinati ad asportare il materiale lavorato sotto forma di trucioli minuti; dalle caratteristiche dei singoli denti dipendono quelle delle lime.
Le lime si distinguono:
1. secondo la forma dei denti e cioè in: lime a taglio semplice (adoperate nella lavorazione dei metalli teneri e, per qualche tipo, anche per la sgrossatura dei materiali resistenti), sulle quali i denti sono ottenuti intagliando la superficie con solchi paralleli formanti con l'asse della lima un angolo compreso in genere tra 65° e 85°; lime a taglio doppio, i cui denti sono ottenuti intagliando la superficie con due ordini di solchi paralleli: il primo, o inferiore, inclinato sull'asse di 30° ÷ 45°, e il secondo o superiore inclinato dalla parte opposta di 70° ÷ 85° circa; raspe caratterizzate da denti isolati ottenuti indipendentemente gli uni dagli altri.
2. Secondo le dimensioni e più precisamente secondo la lunghezza (fanno eccezione le lime per sgrossatura dette a mazzo che sono in commercio in mazzi del peso costante di due libbre comprendenti da una a tre lime).
3. Secondo la finezza della dentatura, caratterizzata, per lime della stessa lunghezza, dal numero d'intagli per centimetro di lunghezza o di denti per centimetro quadrato. Si distinguono in: lime a taglio grosso o da digrossare; a taglio mezzano o bastarde; a taglio mezzo fino o mezzo dolci; a taglio fino o dolci; a taglio finissimo o dolcissime.
4. Secondo la forma e cioè lime piane monche; piane a punta; quadre; triangolari; mezze tonde; tonde, ecc.
Per rendere possibile l'esecuzione e l'aggiustaggio di superficie piane e ottenere un'azione più efficace dell'utensile, limitandone la zona di lavoro, le lime hanno in genere una forma particolare rastremata verso la punta.
La lavorazione alla lima richiede una particolare abilità ed educazione professionale dell'operaio, il quale deve imprimere all'utensile correttamente il moto alternativo di lavoro che deve essere una traslazione leggermente obliqua rispetto all'asse della lima mentre l'utensile è premuto contro il materiale lavorato nella sola corsa utile. Le lime consumate possono essere ravvivate o, più opportunamente, ritagliate.
Le officine che consumano forti quantità di lime ne controllano le qualità con prove di collaudo, completate spesso da prove di produzione eseguite preferibilmente su macchine che imprimono un moto alternativo all'utensile, premuto contro il materiale campione; con tali prove può essere anche determinato il momento in cui, per effetto del consumo, l'ulteriore impiego della lima non è più conveniente dal punto di vista economico.