LICOPODIACEE (lat. scient. Lycopodiaceae)
Famiglia di Pteridofite o piante felciformi isospore, che per la riduzione delle foglie ricorda piuttosto i Muschi. Hanno il fusto gracile, ramificato dicotomicamente, il cui cilindro centrale ha i fasci legnosi variamente disposti, radialmente o parallelamente; la parte inferiore di esso funziona da rizoma e porta delle sottili radici, per lo più avventizie. Le foglie sono piccole, squamiformi o aghiformi, con una nervatura mediana, a fillotassi spiralata o verticillata, talora distiche. Hanno sporangi e spore di una sola forma; gli sporangi nascono all'ascella di foglie che per lo più si differenziano dalle altre per essere più brevi e più larghe e generalmente costituiscono delle spighe, che possono anche essere peduncolate; più raramente le foglie sporangifere non si differenziano affatto dalle altre. Gli sporangi a maturità si aprono per una fenditura trasversale e fuorescono numerose spore gialle, simili a granelli pollinici, col lato dorsale convesso e il ventrale in forma di piramide a tre facce. La loro superficie è variamente scolpita di verruche, tubercoli o linee reticolate. Le spore germogliando producono dei piccoli protalli, che portano gli organi sessuali (anteridî ed archegonî) e dalla fecondazione dell'oosfera si ha prima un embrione, poi la pianta perfetta. Le Licopodiacee hanno due soli generi: Lycopodium, con un centinaio di specie sparse su tutto il globo, specialmente nelle regioni montuose e Phylloglossum con una sola specie dell'Australia, Tasmania e Nuova Zelanda. In Italia vivono 6 specie di Lycopodium, di cui 4: L. selago, L. annotinum, L. clavatum e L. complanatum, dei boschi della zona elevata (fagetum, picetum) delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale; L. alpinum vive invece nei pascoli delle Alpi e dell'Appennino settentrionale; L. inundatum nei luoghi paludosi delle Alpi. Nei paesi tropicali si hanno parecchie specie epifite ed anche taluna rampicante (L. volubile).
La polvere di licopodio delle farmacie è costituita dalle spore di alcune specie e segnatamente del L. clavatum; è una polvere finissima, giallastra, incoerente, ricca di grassi; serve a spolverare parti del corpo che s'irritano con lo sfregamento o per involgere pillole; spesso è adulterata con polline di pino; si riconosce bene perché i granuli pollinici di pino sono tondeggianti e hanno due specie di ali laterali, mentre quelli di licopodio sono subpiramidali, senz'ali e con la superficie reticolata.