LICOFRONE (Λυκόϕρων, Lycophron)
1. Fondatore della tirannide in Fere di Tessaglia, durante gli ultimi anni della guerra del Peloponneso. Sobillatore dei contadini contro i ricchi signori che da tempo li dominavano sfruttandoli, se ne fece capo con l'autorità assoluta. Da Fere aspirava a estendere il potere su tutta la Tessaglia. Dovette lottare specie con Farsalo e Larissa. Vittorioso prima nel 404 a. C., poi nel 395, non riuscì tuttavia nelle sue mire di espansione. Circa il 390 gli successe Giasone (v.).
2. Figlio di Giasone. Partecipò alla congiura contro Alessandro di Fere (358). La tirannide toccò però a suo fratello Tisifono; ma già nel medesimo 358 i Giasonidi furono cacciati da Fere da Filippo di Macedonia, chiamato in Tessaglia dagli Alevadi. Licofrone ricondusse in Fere la sua famiglia, ma ne fu ricacciato da Filippo, una prima volta nel 354 e una seconda nel 353.
Bibl.: U. Kahrstedt, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIII, col. 2315; Ed. Meyer, Theopomps Hellenika, Halle 1909; K. J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª ed., III, i, Berlino 1922, passim; III, ii, ivi 1923, par. 32-33.