In dermatologia, termine usato per designare diverse alterazioni cutanee che hanno in comune la presenza di piccoli elementi papulosi, spesso confluenti, che sono stati paragonati per il loro aspetto ai licheni. L. ruber planus (o l. planus) Malattia cutanea a eziologia ignota, caratterizzata da papule pianeggianti, poligonali, rosso-violacee, da principio quasi invisibili a occhio nudo, che poi crescono fino a misurare 2-3 mm di diametro e confluiscono tra di loro in modo da costituire chiazze di varia grandezza. Regredendo, le papule lasciano una pigmentazione color seppia; possono localizzarsi su qualsiasi regione cutanea e colpire anche le mucose, dove assumono un aspetto biancastro. È abitualmente pruriginoso; ha decorso subacuto o cronico; si giova del trattamento cortisonico e della radioterapia.
Lichenificazione è il processo patologico per cui la cute appare ispessita, indurita, secca, con solchi e quadrettature ben evidenti. Si osserva generalmente come fenomeno secondario in dermatosi pruriginose a decorso cronico; per lo più si presenta a chiazze ma può anche interessare vaste zone cutanee.