LIBRI LEGALES
. Erano i testi di diritto, che formavano oggetto di studio e d'insegnamento nelle scuole civilistiche all'epoca del diritto comune.
Un noto passo dell'Ostiense (Henricus a Segusio, morto nel 1271) li elencava così: "Et ut breviter comprehendam, in 50 libris Pandectarum, 4 Institutionum, 12 Codicis, 9 Collationibus Authenticorum, Novella, Lombarda, et Constitunionibus feudorum, consistit legalis sapientia" (Summa, proem., § 7). I Digesti eran divisi in tre parti: la prima, detta Digestum Vetus, comprendeva i libri I-XXIV tit. 2; la seconda, Dig. Infortiatum, i libri XXIV tit. 3-XXXVIII; la terza, Dig. Novum, i libri XXXIX-L. Anche il codice era diviso in due parti: la prima, libr. I-IX, formava il vol. che seguiva ai tre del Digesto; gli ultimi tre libri, detti appunto Tres Libri, facevano parte invece del quinto vol., detto semplicemente volumen, insieme con i quattro libri delle Istituzioni e con i nove gruppi (collationes) nei quali furon divise le 97 Novelle che i glossatori scelsero dalle 134 di Giustiniano, e che formavano nell'insieme il così detto Liber Authenticorum, o Authenticum. Questi cinque volumi costituirono quello che i glossatori per primi chiamarono Corpus iuris civilis. Le altre fonti della legalis sapientia erano del tutto estranee alla tradizione romanistica: e cioè, la Lombarda, e le Consuetudines (o Liber) feudorum, raccolta sistematica, fatta da privati giuristi, di testi di diritto feudale d'origine consuetudinaria o giudiziaria o legislativa: la quale raccolta, nella redazione vulgata o accursiana fu glossata nella scuola di Bologna e accolta nel Volumen in appendice all'Authenticum come decima collatio.
Bibl.: F. C. Savigny, Storia del dir. rom. nel Medioevo, trad. E. Bollati, I, Torino 1954, p. 668 segg.; F. Patetta, Sulla introduzione del Digesto a Bologna e sulla divisione bolognese in quattro parti, in Riv. ital. per le scienze gurid., XIV (1892); id., I libri legali e il corredo di un giudice bolognese nell'anno 1211, in Atti dell'Accad. di Torino, L (1914); H. Kantorowicz, Ueber die Entstehung der Digesten vulgate, Weimar 1910; B. Brugi, I libri di studio dei nostri antichi scolari, nel vol. Per la storia della giurispr. e delle Università italiane (nuovi saggi), Torino 1921; E. Besta, Fonti, nella Storia del dir. ital., diretta da P. Del Giudice, parte 1ª, Milano 1923 p. 785 segg.