LIBOR
– Sigla di London interbank offered rate, saggio di interesse a breve termine di riferimento per le transazioni interbancarie del mercato di Londra. Rappresenta un indicatore basilare per i mercati internazionali e i prestiti a breve termine (da 3 a 6 mesi) in eurovalute. Tale tasso interbancario, calcolato dalla British bankers’ association, rappresenta il tasso al quale tali banche si prestano reciprocamente denaro, con operazioni che avvengono normalmente dopo la chiusura dei mercati. Per gli istituti di credito il mercato interbancario rappresenta uno strumento molto importante per reperire capitali; esso, inoltre, assicura la solvibilità dell’intero sistema creditizio. È un tasso calcolato giornalmente, sulla base della media dei migliori tassi di interesse interbancari sulla piazza di Londra e precisamente degli 8 valori centrali, forniti da 16 banche inglesi primarie; le principali scadenze pubblicate sono 3 e 6 mesi. Il LIBOR rappresenta inoltre un indicatore basilare per i mercati internazionali e i prestiti in eurovalute. In particolare, a esso sono collegati diversi altri tassi, tra cui quelli dei mutui a tasso variabile e quelli di riferimento di contratti derivati, quali per es. gli interest rate swap (IRS) o i forward rate agreement (FRA). Il LIBOR, riferendosi a transazioni anche in un certo numero di valute straniere, si distingue dall’EURIBOR, che è il tasso calcolato dalla federazione delle banche europee, di riferimento a breve per le operazioni interbancarie esclusivamente in euro. Nel 2012 ha suscitato scandalo la scoperta di presunte manipolazioni del tasso di prestito interbancario che avrebbero consentito a diversi importanti istituti finanziari (tra cui Barclays, che ha ammesso la frode, Deutsche Bank, JP Morgan Chase, UBS, Citigroup) di lucrare in maniera fraudolenta a spese dei loro stessi clienti.