LIBIFENICI (gr. Λιβυϕοίνικες; lat. Libyphoenices)
Nome che si trova in parecchie fonti classiche (Ecateo, Polibio, Strabone, Diodoro Siculo, Tito Livio, Plinio il Vecchio, Tolomeo, ecc.) applicato ad alcune popolazioni dell'Africa del nord, che si ritenevano, in base alle indicazioni di qualcuno dei detti scrittori, mescolanze di coloni fenici e d'indigeni libici, cioè dei meticci. Ma un più attento esame delle fonti ha dimostrato che in epoca anteriore all'occupazione romana il nome designava in generale i Fenici stabiliti in Libia, cioè i nuclei etnici d'origine fenicia che avevano fondato e abitavano le note colonie della costa africana. In un senso più ristretto sembra indicasse il gruppo delle città costiere fra la Grande Sirte e il promontorio Metagonion (Cap Bougaroun delle carte francesi), dandosi altro nome a quelle situate fra il detto promontorio e l'Oceano Atlantico. In epoca più recente, e cioè dopo la costituzione della provincia romana d'Africa, il nome designò dei gruppi di genti libiche che avevano assunto costumi e lingua punici e apparivano in certo modo punicizzati.
Bibl.: O. Bates, The eastern Libyans, Londra 1914; St. Gsell, Histoire ancienne de l'Afrique du Nord, Parigi 1920 segg., I, II, IV, VII.