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Libertà di circolazione del lavoratore

Enciclopedia on line
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Condizione tipica dei lavoratori che prestano la propria attività lavorativa nel territorio dell’Unione Europea, prevista e contemplata dall’attuale trattato CE. Istituita per la prima volta nel 1992 all’interno del Trattato di Maastricht e concepita come uno dei suoi pilastri, la libertà di circolazione dei lavoratori persegue l’obiettivo di tutelare gli individui che intendono esercitare all’interno del territorio di uno Stato membro un’attività economica e lavorativa. La normativa comunitaria è dettata indifferentemente sia per i lavoratori subordinati, sia per quanto concerne i lavoratori autonomi e si impernia su due principi fondamentali: il divieto di discriminazioni per motivi di nazionalità e la parità di trattamento tra cittadini nazionali. Per tutti i lavoratori vigono determinate norme, quelle riguardanti l’ammissione, il soggiorno, l’espulsione dal territorio dello Stato, come pure quelle che limitano la libertà di circolazione delle persone per motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica. Oltre al diritto di spostarsi liberamente all’interno del mercato comune, il Trattato prevede una serie di diritti dettati esclusivamente per i lavoratori, in particolar modo quelli di: rispondere a offerte di lavoro effettive, spostarsi liberamente sul territorio degli Stati membri, prendere dimora all’interno di uno degli Stati per svolgervi un’attività lavorativa alle medesime condizioni stabilite per i lavoratori nazionali, rimanere sul territorio dello Stato una volta reperito un impiego. Al fine di rendere effettiva la libertà di circolazione dei lavoratori, l’UE mira a promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso un organo denominato EURES (European Employment Service), che opera per la diffusione di informazioni sulle offerte di impiego.

Voci correlate

Libertà di circolazione e soggiorno

Lavoro subordinato

Lavoro autonomo EOL:Lavoro autonomo

Vedi anche
lavoratore In senso giuridico-sociale, soggetto del contratto di lavoro che si obbliga mediante retribuzione a prestare le proprie energie di lavoro, fisiche o intellettuali, alle dipendenze dell’imprenditore (lavoratore subordinato). Anche la persona che nel contratto d’opera si obbliga, senza vincoli di subordinazione, ... legislazióne legislazióne Formazione delle leggi ma anche, e più frequentemente, complesso delle leggi di un determinato paese, di una data epoca, di un particolare regime. Anche, insieme di norme, disposizioni che regolano determinati rami dell'attività sociale (per es. legislazione mineraria, legislazione sociale ... órdine pùbblico órdine pùbblico Condizione di quiete, rispetto delle leggi e delle istituzioni, controllo delle tensioni sociali e politiche. L'ordinamento positivo italiano considera l'ordine pubblico ordine pubblico come limite estrinseco al riconoscimento giuridico delle varie manifestazioni dell'autonomia privata, ... liberoscambista Sostenitore della dottrina economica del libero scambio. Gruppo liberoscambista italiano Organizzazione che, negli anni precedenti la Prima guerra mondiale e anche subito dopo, in occasione della riforma della tariffa doganale, si oppose al crescente indirizzo protezionistico della politica daziaria ...
Categorie
  • DIRITTO DEL LAVORO in Diritto
Tag
  • TRATTATO DI MAASTRICHT
  • LAVORO SUBORDINATO
  • DOMANDA E OFFERTA
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  • UNIONE EUROPEA
Vocabolario
baby-lavoratore
baby-lavoratore (baby lavoratore), loc. s.le m. Lavoratore minorenne. ◆ [tit.] Eurispes, sono 300mila i baby-lavoratori [testo] Sono 300mila i bambini impegnati in lavori a tempo pieno o parziale, un numero tale da inserire l’Italia tra...
bambino lavoratore
bambino lavoratore loc. s.le m. Lavoratore minorenne. ◆ Sono 80 milioni i bambini africani dai 5 ai 14 anni costretti a lavorare, secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). Nel mondo sono 250 milioni i bambini lavoratori....
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