liberalesimo
s. m. Movimento intellettuale e politico centrato sulla valorizzazione dell’individuo e sulla limitazione dell’intervento dello Stato.
• Sai che goduria un partito democratico così. Una specie di museo di storia contemporanea dove vengono allineati in bella mostra ‒ così recita la litania più in voga ‒ la cultura riformista liberale, il cattolicesimo sociale, la cultura socialista democratica, il liberalesimo repubblicano e perfino, pensa te il brivido di modernità, l’ambientalismo democratico (contrapposto evidentemente all’ambientalismo antidemocratico). Un luogo rigeneratore, una sorta di terme per anziani, in cui si danno convegno le tradizioni politiche del Paese. Ognuna con i suoi meriti da decantare, le sue medaglie da fare rifulgere. Al passato, ovviamente. E poi dice che scarseggia l’entusiasmo. (Nando Dalla Chiesa, Unità, 1° aprile 2007, p. 27, Commenti) • «È un’iniziativa che mi riempie di orgoglio e di emozione ‒ commenta il libraio “indipendente”, che nella vetrina della Claudiana ha sempre e solo esposto titoli e autori tutt’altro che commerciali, da Simone Weil al filosofo Emmanuel Lévinas, da Kierkegaard a Zagrebelsky ‒ anche perché ho dato l’anima per questa libreria e sono felice di sapere che i nostri lettori ci tengono adesso a conservare una relazione. Credo siano consapevoli del fatto che in tutti questi anni mi sono impegnato nell’offrire loro un percorso ideale sugli scaffali, fra socialismo, liberalesimo, tradizione gobettiana, minoranze religiose, cultura ebraica, laicità, riflessione filosofica. La libreria Claudiana che abbiamo costruito insieme è un microcosmo dove si entra per ricercare il dubbio e la complessità». (Guido Andruetto, Repubblica, 14 ottobre 2009, Torino, p. IX) • I maestri del liberalesimo insegnano che tra un aumento dei tributi e una diminuzione della spesa pubblica un governo liberale dovrebbe sempre preferire la seconda. Altrimenti, come abbiamo sottolineato anche nei giorni scorsi, si tende a inviare segnali tipici di una sinistra dimostrativa. (Foglio, 7 luglio 2011, p. 3).
- Derivato dall’agg. liberale con l’aggiunta del suffisso -esimo.
- Già attestato nella Stampa del 20 gennaio 1923, p. 3 (Umberto Cosmo).