LIBANO (XXI, p. 30)
Repubblica libanese (p. 32). - Si estende su una superficie di 10.170 kmq., contava nel 1944 1.146.800 ab. (114,6 per kmq.) ed ha per capitale Beirut (234.000 ab.). Le regioni principali sono il Libano settentrionale (241.000 ab.), il Libano meridionale (198.000), l'Alto Libano (278.000), l'al-Biqā‛ (167.000). Si calcola che 260.000 Libanesi vivano all'estero. Dal Libano sono partiti nel 1947 10.000 Armeni verso l'Armenia sovietica.
Dal punto di vista delle comunicazioni il Libano si è avvantaggiato per l'inaugurazione del nuovo porto di Beirut (13 giugno 1938) e per il nuovo tronco ferroviario tra Beirut e Haifā (237 km.), aperto al traffico nell'agosto 1942 (ma oggi fuori esercizio). Nel febbraio 1941 è stata inaugurata a Tripoli una grande raffineria di petrolio.
Il Libano, presenta un'economia prevalentemente agricola. Oltre ai cereali (in media 350.000 q. di frumento e 130.000 q. d'orzo), si coltivano tabacco (4300 ha.), agiumi (6500 ha.), vigneti (20.000 ha.), olivi (prod. media 50.000 q. di olio). L'irrigazione è in progresso; mediante l'adduzione del Nahr el-Giauz si è fornita acqua alla pianura di Batrūn (300 ha.). Si è cercato pure di utilizzare le acque del Lago Yamūne. Importante è l'allevamento dei caprini (quasi mezzo milione) e la bachicoltura (600.000 kg. di bozzoli, lavorati nelle filande libanesi). Il cotone viene filato ad ‛Arīda presso Tripoli; una fabbrica di maglie è da tempo in attività a Beirut.
Il Libano, a differenza della Siria, non ha abbandonato l'area del franco francese e, a seguito della seconda svalutazione di quest'ultimo, il cambio della sterlina libanese è stato fissato in ragione di 97,83 frs. per 1 ???S-116??? L. Nel paese hanno corso legale soltanto i biglietti con la stampa "Libano" e al 15 agosto 1948 la circolazione ammontava a 185 milioni di ???S-116??? L.
Bibl.: W. B. Fish, The Lebanon, in Geogr. Review, XXXIV (1944), pp. 235-58; A. H. Hourani, Syria and Lebanon. A political essay, Londra 1946; E. De Vaunias, les conditions naturelles de l'occupation humaine au Liban, in Annales de géographie, LVII, 1948, pp. 40-59.
Storia. - Il trattato del 1936, con cui la Francia dichiarava decaduto il mandato sul Libano, non era stato ratificato dal parlamento francese, e la guerra colse così il paese in una situazione ambigua. Occupato dalle forze anglo-degaulliste con la campagna della primavera-estate 1941, fu proclamato indipendente del generale Catroux l'8 giugno e poi ancora il 26 novembre di quell'anno; con la dichiarazione però che gli Alleati assumevan0 per la durata della guerra la difesa del paese. Dopo le elezioni del settembre 1943, la nuova Camera libanese votò un emendamento alla costituzione, con cui si sanciva la indipendenza completa, senza un previo accordo col Commissario degaullista, Helleu. La violenta reazione di questo, con lo scioglimento della Camera e l'arresto del presidente della repubblica e di alcuni ministri, provocò l'intervento diplomatico anglo-americano; l'Helleu fu dimesso, il presidente Bishāra el-Kh?ūrī reintegrato in carica, fu riconvocato il parlamento, e un nuovo ministero, presieduto da Riyāḍ eṣ-Ṣulḥ, iniziò la sua attività per la liquidazione, su accordi bilaterali, della occupazione francese. Nel maggio 1945, una ulteriore crisi, per lo sbarco di nuovi contingenti francesi e i gravi torbidi scoppiati in conseguenza in tutta la Siria ed il Libano, condusse a un definitivo accordo sulla evacuazione militare: questa si compì per il Libano (già entrato frattanto, come stato sovrano, a far parte della Lega Araba) entro l'estate del 1946. Geloso dell'indipendenza finalmente conseguita, il Libano si è tenacemente opposto (come la Siria) al progetto di una "Grande Siria", conglobante Libano, Siria, Palestina, Transgiordania, caldeggiata dal re di quest'ultima, ‛Abd Allāh.