LIARDO
. Moneta francese di poco valore, largamente imitata e contraffatta dai Tizzoni, dai Radicati e dai Mazzetti, nelle loro zecche di Desana, Passerano e Frinco. Carlo I Gonzaga di Nevers duca di Mantova (1627-1637) e il suo successore Carlo II (1637-1665) emisero liardi nella zecca di Carlopoli o Charleville nei loro possedimenti francesi; Antonio Grimaldi principe di Monaco (1701-1731) coniò pure un liardo del valore di due denari.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, II, tavv. XXII 7 a 13, XXVI 15 a 17, XXXVI 22-24; III, tav. XXIV 10, 11; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.