LIAO-YANG (A. T., 99-100)
Città della Manciuria, nella provincia di Liao-ning (Feng-tien). Il nome significa "a S. del Liao" Ha 40.000 ab., in gran parte Cinesi, (circa 1/6 Giapponesi). Possiede numerosi monumenti antichi, tra cui una famosa torre bianca costruita oltre mille anni fa. È stazione della ferrovia Dairen-Mukden, e ben nota per la sua frutta, specialmente pere, e per le filature della seta cruda, prodotta dalla Satur-Perji.
Nel 1125 fu capitale dei Tatari Kin (Orda d'Oro) che poi trasportarono la capitale a Pechino. Fu nuovamente capitale della Manciuria dal 1615 al 1625. Liao-yang divenne una città in gran parte russa dopo l'apertura della ferrovia transiberiana.
La battaglia di Liao-Yang (30 agosto-3 settembre 1904). - Fin dall'inizio della guerra russo-giapponese, Liao-Yang era stata fortificata dai Russi che, in ragione della sua importanza come centro commerciale e nodo stradale, ne avevano fatto una zona di raccolta delle grandi unità operanti e l'avevano protetta con robusti trinceramenti. Contro l'improvvisata fortezza convergevano nell'agosto del 1904, da sud e da est, le armate giapponesi già vittoriose nella Manciuria meridionale. Il disegno del generalissimo Ojama era di tagliare le comunicazioni russe fra Liao-Yang e Mukden, il che si poteva ottenere più facilmente aggirando con la destra giapponese (armata del Kuroki, v.) dato che le strade ordinaria e ferroviaria per Mukden avevano per un buon tratto orientamento verso nord-est. Il generale Kuropatkin, intuita la manovra avversaria, aveva rafforzata la propria ala sinistra, senza tuttavia imprimerle alcun movimento controffensivo. L'attacco nipponico s'inizia il 30 agosto e si svolge per due giorni con grande intensità (arnate Oku e Nodzu) all'altro estremo della linea e cioè contro la destra russa, che Kuropatkin è costretto a rinforzare, senza però lasciarsi distrarre dalla vigilanza sulle mosse, già segnalate, del Kuroki nella zona orientale. Fatto certo che il 1° settembre i Giapponesi del Kuroki avevano iniziato il passaggio del Tai-tse-ho a oriente di Liao-Yang, il generalissimo russo ordina per il giorno seguente una vigorosa controffensiva in quella direzione, con la partecipazione di quattro corpi d'armata da lui stesso comandati. Le forze destinate a questa contromanovra erano triple di quelle di cui disponeva il Kuroki. Tuttavia, per il deficiente collegamento fra le colonne attaccanti e per la tenace resistenza giapponese, la controffensiva russa è paralizzata. Per il 3 settembre il Kuropatkin aveva ordinato che s'insistesse nell'attacco contro la destra del Kuroki, ma la notizia giunta che nel settore meridionale di Liao-Yang i nemici avevano fatto decisivi progressi, lo indusse a sospendere la controffensiva e a ordinare la ritirata dell'intero esercito su Mukden. I Giapponesi, molto stanchi, inseguirono debolmente, e il 7 settembre il grosso delle forze russe poteva prendere posizione attorno a Mukden.
A determinare la sconfitta dei Russi si sommarono molteplici cause: insufficiente addestramento delle unità inferiori, scarsa iniziativa e limitato spirito offensivo dei comandanti, incompleta fiducia del generalissimo nelle forze che doveva adoperare. Difficilmente la superiorità nuinerica può compensare difetti di tale natura.