MACNEICE, Lewis
Scrittore inglese, nato a Belfast il 12 settembre 1907. Laureatosi a Oxford, vi subì, in parte, l'influenza di W. H. Auden che ebbe compagno di studî. Fu poi (1936-40) lecturer di greco al Bedford College for Women e dal 1941 fu scrittore e regista di trasmissioni per la radio inglese.
Condivise, in parte, gli orientamenti anche politici degli altri poeti inglesi affermatisi nel decennio 1930. Alternò la composizione di liriche originali (Blind Fireworks, 1929; Poems, 1935; Out of the picture, 1937) con una pregevole traduzione dell'Agamennone di Eschilo. Nel 1938 pubblicò un nuovo volume di versi, The Earth compels, e un primo libro di critica, Modern poetry, in cui delineò il carattere e le posizioni intellettuali del poeta contemporaneo, facendone per proprio conto l'applicazione pratica nelle liriche della raccolta Autumn journal, 1939, e, più ancora, nella raccolta successiva Plant and phantom, 1941. La sua critica ha fatto buona prova anche nel libro The poetry of W. B. Yeast, 1941, mostrandosi nutrita di esperienza e decisamente orientata verso l'interiorità. Frutto della guerra sono le liriche del volume Springboard, 1944, in cui il poeta mostra di avvertire i grandi temi umani di oggi; ma una certa inorganicità di sentimento disintegra lo stato emotivo quando più egli cerca di affrontarli. Così anche nel successivo volume di versi The dark tower, 1946.
Altre opere: Letters from Iceland, 1937 (con Auden); I crossed the Minch, 1938; Zoo, 1938; Christopher Columbus, 1944.
Bibl.: G. Bullough, The trend of modern poetry, Edimburgo 1941, p. 176; S. Spender, Poetry since 1939, Londra 1946, pp. 35-37.