CASS, Lewis
Uomo politico americano, nato a Exeter (New Hampshire) il 9 ottobre 1782. Giovanissimo, servì come brigadiere generale nella campagna del 1812. Per un lungo periodo poi, dal 1813 al 1831, tenne l'ufficio di governatore del territorio del Michigan, valorizzando l'opera di colonizzazione. Nel 1831 fu chiamato da Jackson a far parte del gabinetto come segretario della Guerra, e nel 1836 fu inviato ministro a Parigi. Nel corso di questa missione egli ebbe a occuparsi della questione del traffico degli schiavi, che doveva essere oggetto della convenzione del 1842, e, quando la convenzione fu conclusa, egli prese pubblicamente e vigorosamente posizione contro di essa per il diritto di visita alle navi che essa riconosceva. Questo atteggiamento, contrario alle idee di Webster e del suo governo, lo obbligò a dare le dimissioni, ma gli guadagnò vastissime simpatie nel paese; lo stato di Michigan lo nominò senatore (1845), e quando alla fine della guerra messicana, Polk rifiutò di ripresentarsi candidato all'ufficio di presidente, i democratici scelsero lui. Battuto alle elezioni da Taylor, C. tornò al senato, dove nella vasta e complicata controversia sulla questione della schiavitù, sostenne la teoria che le popolazioni dei territorî dovevano esse decidere se adottare o no il regime schiavista. Fu in quel periodo della sua attività politica che, riprendendo idee di Polk, egli formulò una definizione della dottrina di Monroe, nel senso che essa doveva costituire un obbligo internazionale degli Stati Uniti ad opporsi contro ogni tentativo di potenze europee di assoggettare stati americani o esercitare un protettorato o una pressione politica su di essi, ma limitando gl'interessi americani ai paesi a nord dell'Istmo di Panama e quindi alla Nuova Granada. Buchanan, assunto l'ufficio di presidente nel 1857, lo nominò segretario di stato. Egli poté allora far valere finalmente le sue vecchie idee sul diritto di visita e chiudere la lunga controversia con l'Inghilterra, che cedette al punto di vista americano. Ma poi, in disaccordo con Buchanan, si ritirò dal governo (1860). Morì a Detroit il 17 giugno 1866.