levata
Il sostantivo compare solo in Fiore XLIV 6, con un valore poco comune anche nell'italiano medievale; la Ragione, tessendo le lodi di Socrate, afferma che mai Fortuna nol gì tormentando: / non pregiò sue levate né cadute, " gli alti e bassi di fortuna " (Petronio). La l. perciò è " l'atto di sollevare " qualcuno (a una condizione felice).