LEVANZO
Isoletta dell'arcipelago delle Egadi, separata solo da bassi fondali dalla costa occidentale della Sicilia, a cui in epoca pleistocenica doveva essere unita.
Sulla costa meridionale dell'isola, in una insenatura detta Cala dei Genovesi, si apre una grotta che, esplorata nel 1950, ha offerto testimonianze, per la prima volta accertate, dell'arte paleolitica in Sicilia. Essa comprende due camere unite da uno strettissimo cunicolo, di cui l'anteriore conteneva un deposito antropozoico, mentre la posteriore, interna, ha le pareti decorate da due serie distinte di figurazioni, le più antiche incise, le più recenti dipinte.
L'appartenenza del gruppo delle figure incise al Paleolitico Superiore è attestata, oltre che dallo stile vivacemente naturalistico, dagli animali che costituiscono il soggetto della rappresentazione (Bos Primigenius, Cervus Elaphus, Equus Hydruntinus). L'incisione è fatta con tratto uniforme che delimita il profilo delle figure, trascurando ogni particolare anatomico e raggiungendo effetti di sorprendente vivezza. Anche un frammento roccioso, trovato sporadico nella grotta, decorato con un bovide inciso, ripete i motivi dei graffiti parietali.
Il gruppo delle figure dipinte in nero presenta invece una rigida schematizzazione, ormai lontana da ogni vivacità, e si avvicina, nelle figure antropomorfe, allo stile degli idoletti fittili del Neolitico mediterraneo.
Quasi un punto di passaggio tra le due serie ci è offerto da un gruppo di tre figure umane, di cui una forse danzante, graffite, ma stilisticamente più rigide delle altre trattate nella stessa tecnica, e da una figura dipinta in rosso, anziché in nero, stilisticamente però più vicina alla vivezza delle figure graffite.
La datazione delle figure dipinte è più difficile, ma forse è possibile attribuirle al periodo delle civiltà agricole, di cui esistono tracce nella caverna, per i rapporti che si possono stabilire tra esse, la pittura schematica rupestre della penisola iberica e gli idoletti fittili comuni, nella prima Età del Bronzo a Creta, alle Cicladi e a Troia.
Bibl.: P. Graziosi, L'arte dell'antica età della pietra, Firenze 1956, tavv. 286-294 (con tutta la bibl. precedente); L. Bernabò Brea, La Sicilia prima dei Greci, Milano 1958.