leva
lèva [Lat. leva, da levare "alzare"] [MCC] Macchina semplice che consiste di norma in una sbarra girevole intorno a un asse fisso, sulla quale si può agire per produrre un'azione meccanica, per azionare un dispositivo, ecc. Precis., si tratta di un corpo rigido C girevole intorno a un asse fisso d e soggetto all'azione di due forze P (forza attiva o potenza) e R (forza resistente o resistenza) applicate in due suoi punti; se (ed è il caso più frequente) C è una barra rettilinea o curvilinea contenuta interamente in un piano, si può parlare di un'asta girevole in un piano, intorno a un punto F (appartenenente all'asse d) cui si dà il nome di fulcro; se r e p sono i bracci rispetto al fulcro della resistenza e della potenza, in assenza di attriti la condizione di equilibrio (uguaglianza dei momenti) è R/P=p/r, con R/P detto vantaggio della l. e conseguentemente la l. è detta svantaggiosa, indifferente o vantaggiosa a seconda che sia, rispettiv., R minore, uguale o maggiore di P. Se la l. è un'asta rettilinea e le due forze sono a essa normali, si ha una l. di primo, secondo, terzo genere a seconda che, rispettiv., il fulcro F (v. fig.) cada tra i punti di applicazione A e B di P e R oppure B cada tra F e A, oppure A cada tra F e B. Per es., sono l. di primo genere la bilancia, la stadera, la puleggia fissa; sono l. di secondo genere la carriola e lo schiaccianoci; sono l. di terzo genere le pinzette a molla e l'avambraccio. ◆ [OTT] L. ottica: dispositivo cui si ricorre per rendere misurabili piccoli spostamenti angolari, usato in vari strumenti di misurazione e noto anche come indice ottico (v. misure fisiche: IV 48 a).