Regista russo (n. Novokuzneck 1944). Diplomatosi all'Istituto di teatro di Leningrado, esordì nel 1972 con Svoi ljudi sočtëmsja ("Tra noi ci si arrangia" di A. Ostrovskij). Insegnante all'Accademia d'arte drammatica dal 1967 e direttore artistico del Malyj dramatičeskij teatr dal 1983 al 2002, ha realizzato spettacoli come Dom ("La casa", 1980) e il corale ed epico Brat´ja i sëstry ("Fratelli e sorelle", 1985, entrambi tratti da romanzi di F. Abramov), storia di un kolchoz dalla fine della guerra al tramonto di Stalin; spettacoli polemici e provocatori, come Zvëzdy na utrennem nebe ("Stelle nel cielo del mattino" di A. Galin, 1987), Gaudeamus!, 19 improvvisazioni dal romanzo Strojbat (1989; trad. it. IV Compagnia Strojbat) di Sergej Kaledin, e, dopo la caduta dell'URSS, Besy ("I demoni" da Dostoevskij, 1992), Višnëvyj sad ("Il giardino dei ciliegi" di A. Čechov, 1993), Claustrophobia (1994), Un'opera senza titolo, tratta dal Platonov di Čechov (1996), Čevengur da A. Platonov (1999), Molly Sweeney di B. Friel (2000), Il gabbiano di Čechov (2001). Con prodigioso senso del teatro, combinando nei suoi spettacoli satira derisoria e sentimento, realismo e stilizzazione astratta, cronaca quotidiana, storia e allucinazione onirica, coreografia, musica, gestualità e parola, D. ha saputo rinnovare la grande tradizione del teatro russo, testimoniandone l'inesausta e incontenibile vitalità. Tra i suoi lavori più recenti vanno citati lo spettacolo politico Il coro di Mosca (2004) di L. Petrushevskaja e l'adattamento del romanzo di V. Grossman Vita e destino (2011).