Leucotoe
Personaggio mitologico. Figlia di Orcano, re di Babilonia, e di Eurinome, fu amata e sedotta da Apollo; ma Clinzia, una delle ninfe oceanine, che prima di lei era stata amata dal dio, spinta dall'invidia, denunciò il fatto al padre di L., che fece seppellire viva la figlia. Apollo, impietosito della triste sorte della fanciulla, la trasformò in un albero d'incenso. Il mito si legge in Ovidio Met. IV 190-255, che lo finge raccontato da una delle Miniadi.
La vicenda di Apollo e L. è un esempio cui D. ricorre in Ep III 7, citando la fonte ovidiana (in particolare il v. 192), per mostrare come anche certi episodi mitici confermino che si può passare da un amore a un altro senza che diminuisca d'intensità la capacità di amare: Auctoritatem... Nasonis, quarto De Rerum Transformatione... superest ut intueare; scilicet ubi ait... ad Solem loquens, qui nymphis aliis derelictis atque neglectis in qual prius exarserat, noviter Leucothoen diligebat. " Quid nunc, Hyperione nate? ".