LEUCOCITOSI (dal gr. λευκός "bianco" e κύτος "cellula") e Leucopenia (dal gr: λευκός "bianco" e πενία "povertà")
Il numero normale medio di globuli bianchi nel sangue circolante è di circa 8000 per millimetro cubico. Tale numero si può trovare aumentato, e si parla allora di leucocitosi, o diminuito, ciò che costituisce la leucopenia. La leucocitosi può essere intensa o moderata senza che però si possano stabilire delle nette demarcazioni. Si considera in generale come moderata una leucocitosi quando il numero dei globuli bianchi per mmc. di sangue oscilla tra 10.000 e 20.000 e come intensa quando si hanno più di 20.000 globuli bianchi per mmc. di sangue. Ma, oltre all'aumento numerico, perché si possa parlare di leucocitosi è necessario che i globuli bianchi si ritrovino nel sangue circolante nelle loro forme normali, per quanto elevato ne sia il numero. Se insieme con queste si riscontrano anche delle forme anomali, degli elementi immaturi, si parla invece di leucemia (v.). Inoltre i globuli bianchi del sangue si dividono in cinque categorie la cui proporzione costituisce la formula leucocitaria. Ora nella leucocitosi non solo si ha l'aumento complessivo dei globuli bianchi, ma spesso il predominio di una delle forme leucocitarie sulle altre.
Si possono quindi distinguere: a) una leucocitosi con aumento percentuale dei polinucleati neutrofili e cioè una neutrofilia o polinucleosi neutrofila; b) una leucocitosi con aumento percentuale dei polinucleati eosinofili e cioè una eosinoplia; c) una leucocitosi con aumento percentuale dei linfociti o linfocitosi; d) una leucocitosi con aumento percentuale dei monociti o monocitosi. Non sembra finora che esista una leucocitosi con sensibili aumenti della percentuale dei polinucleati basofili.
La leucocitosi deve essere considerata come una reazione di difesa dell'organismo: reazione che dà luogo a un passaggio in numero esagerato di globuli bianchi dagli organi emo- e linfopoietici nel torrente circolatorio. Per leucopenia s'intende, come s'è detto, la diminuzione globale del numero di leucociti. Anch'essa può essere accompagnata dall'aumento percentuale di una delle forme leucocitarie, come d'altro canto vi può essere leucopenia con diminuzione di una o più varietà di leucociti mentre le rimanenti restano nelle proporzioni normali. La leucopenia è stata interpretata come dovuta sia a una diminuita funzione emopoietica, sia a una chemiotassi negativa che respingerebbe i leucociti nei visceri interni, sia infine a un'esagerata leucocitolisi.