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Ugrofinniche, letterature

di Pirjo Nummenaho, Armando Nuzzo - Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
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Ugrofinniche, letterature

Pirjo Nummenaho
Armando Nuzzo

Finlandia

di Pirjo Nummenaho

Nell'ambito della letteratura di massa il genere giallo è coltivato, tra gli altri, da I. Remes (n. 1962), autore di thriller tecnologici e di storie al limite della science fiction (Pääkallokerääjät, 1997, I collezionisti di crani). Ancora al poliziesco è ascrivibile l'opera di L. Lehtolainen (n. 1964), che affronta problematiche sociali e storie di violenze familiari (Tappava säde, 1999, Raggio mortale), ma anche tematiche ecologiche (Tuulen puolella, 1998, Al lato del vento). Al romanzo sentimentale va ricondotta l'intera produzione di L. Hietamies (n. 1938) che si occupa del mondo familiare e femminile in Siniset Viipurin illat (1999, Le serate azzurre di Viborg). Al filone umoristico appartengono le opere di A. Paasilinna, l'autore più letto in Finlandia e tradotto all'estero, di cui in particolare si ricordano Ukkosenjumalan poika (1984; trad. it. Il figlio del dio del tuono, 1998) e Suloinen myrkynkeittäjä (1988; trad. it. I veleni della dolce Linnea, 2003). Dotato di una vena umoristica è anche J. Tervo (n. 1959), scrittore d'avanguardia e alla moda, capace di costruire magistralmente trame narrative di ambientazione criminale in pittoreschi scenari siti nella Finlandia settentrionale (Minun sukuni tarina, 1999, La storia della mia famiglia). Al genere comico si dedica ancora K. Hotakainen (n. 1957), messosi in luce con il romanzo Juoksuhaudantie (2002, La strada della trincea), che affronta i problemi di una coppia in crisi. Pratica invece la scrittura breve una generazione di autori alternativi che cerca di rinnovare la prosa finlandese e la tradizione novellistica: R. Liksom (n. 1958) in Unohdettu vartti (1986; trad. it. Memorie perdute, 2003) descrive personaggi isolati in remoti luoghi dell'estremo Nord, mentre in Kreisland (1996) affronta la ricerca dell'armonia interiore attraverso il contatto con la natura. Autore alternativo è J. Seppälä (n. 1956) le cui novelle trattano le tematiche della solitudine e della sessualità (Riikinkukon sulka, 1989, La piuma di pavone). Il suo romanzo Routavuosi (2004, L'anno del gelo) affronta, invece, i movimenti estremisti e l'impegno politico. Molto nota è la trilogia degli Harjula, scritta da L. Lander (n. 1955). Nella terza parte, Iloisen kotiinpaluun asuinsijat (1997; trad. it. La casa del felice ritorno, 2002), le motivazioni esistenziali sono connesse al problema del recupero dell'identità finlandese nei bambini accolti in Paesi neutrali durante la Seconda guerra mondiale. P. Saisio (n. 1949), invece, analizza le vicende politiche degli anni Settanta del 20° sec. e la storia culturale finlandese in una trilogia romanzata che ha una terza parte a sfondo autobiografico Punainen erokirja (2003, Lettera rossa di dimissione). Per la poesia si ricordano L. Otonkoski (n. 1959), J. Inala (n. 1966), A. Sumari (n. 1965) e, soprattutto, H. Sinervo (n. 1961) con la raccolta di liriche Ihmisen kaltainen (2000, Simile all'essere umano), la quale è autrice anche della biografia romanzata della poetessa E.-L. Manner, Runoilijan talo (2004, La casa del poeta).

Nella letteratura finlandese di lingua svedese significativa appare la produzione di alcuni autori della nuova generazione: M. Backlén (n. 1952), che nel suo romanzo Karma (2001) affronta il problema dell'etica dei media, tema trattato anche da M. Peltomaa (n. 1952) in En riktig familj (2002, Una famiglia adeguata) e da B. Boucht (n. 1940) in Konservatorens blick (2002, Lo sguardo di un conservatore). Altro autore emergente è K. Westö (n. 1961). Per la poesia finlandese di lingua svedese si ricordano C. Östman (n. 1961), P. Mickwitz (n. 1964) e soprattutto T. Forsström (n. 1947: Efter att ha tillbringat en natt bland hästar, 1997, Dopo una notte trascorsa tra i cavalli).

bibliografia

K. Laitinen, Suomen kirjallisuuden historia (La storia della letteratura finlandese), Keuruu 1997; Kurittomat kuvitelmat. Johdatus 1990-luvun kotimaiseen kirjallisuuteen (Fantasie sregolate. Introduzione alla letteratura finlandese del 1990), a cura di M. Soikkeli, Turku 2002; The weight of the written word, in FINFO, 2003, 6, Helsinki 2003.

Vedi anche
poliziésco poliziésco Genere letterario e cinematografico. Nato in letteratura alla metà del 19° sec. con E.A. Poe ed entrato nel cinema ai primi del Novecento, il poliziesco ha conosciuto una ininterrotta fortuna. Per la sua complessità e le numerose contaminazioni, può essere considerato un vero e proprio macrogenere ... romanzo giallo Romanzo poliziesco molto diffuso (così chiamato in Italia a partire dagli anni Trenta perché di solito il libro aveva una copertina gialla), che tiene desto l'interesse del lettore con la narrazione di misteriosi delitti o vicende impreviste e di un'inchiesta (→ poliziesco). noir Nella critica cinematografica, e subordinatamente letteraria, opera caratterizzata dalla presenza di scene violente, trame criminose, atmosfere inquietanti. Il termine fu introdotto nel 1946 da alcuni critici francesi con riferimento a film statunitensi tratti da romanzi che in Francia venivano pubblicati ... poesia Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di poesia è individuabile, nell’uso corrente e tradizionale, nella sua contrapposizione a prosa, in quanto i due termini ...
Categorie
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Vocabolario
letteratura
letteratura s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...
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