lesso
L'aggettivo, sostantivato, si registra in If XXI 135 li lessi dolenti, cioè i barattieri, " lessati ", " allessati " nella pece.
È lezione dei manoscritti più antichi; da essa, come nota il Petro hi, " si distaccano - ma non sùbito, sì nel terzo decennio trasmissione - due varianti, entrambe inaccettabili: lesi, ‛ offesi ' (Vandelli: ‛ ma i barattieri non sono offesi a torto ') e lassi, ‛ tormentati ', ‛ affaticati ', entro una frase fatta ". La lezione lessi trova del resto conferma in If XXII 150 eran già cotti dentro da la crosta; cfr. inoltre, per un rapporto di analogia con altri dannati, i bolliti di If XII 102, richiamato ancora dal Petrocchi. Si veda infine C. Brusa, Due parole sul verso di D.: " Ch'ei fanno ciò per li lessi dolenti ", in Commentari dell'Ateneo di Brescia per l'anno 1899, Brescia 1899, 89 ss.