Silko, Leslie Marmon
Scrittrice statunitense, nata ad Albuquerque (New Mexico) il 5 marzo 1948. Appartenente a una famiglia in cui si mescolano varie ascendenze - native American (Laguna), messicana e bianca -, S. è cresciuta nella riserva Laguna Pueblo, dove ha poi preso stabile dimora e ha frequentato la University of New Mexico (1969). Considerata la scrittrice indiana più importante degli Stati Uniti, ha posto al centro della sua ricerca i rapporti tra Euro-Americani e Indiani, ma più in generale tra uomini e donne, dentro e fuori la comunità dei native Americans.
Ha esordito con la raccolta poetica Laguna woman (1974; trad. it. 1996), ma ha raggiunto il successo con il suo primo romanzo, Ceremony (1977; trad. it. 1981), in cui è riuscita a fondere la tradizione del romanzo postnaturalistico con quella della narrazione orale degli Indiani d'America.
Ceremony narra la vicenda di Tayo, reduce della Seconda guerra mondiale, che non riesce a riadattarsi alla vita da civile nella riserva. Recatosi da un guaritore navaho, si sottoporrà a una difficile prova (la cerimonia cui si riferisce il titolo) che lo porterà a recuperare la saggezza perduta della sua gente, racchiusa nelle storie raccontategli dai depositari della memoria storica indiana, e a rifiutare il ruolo di disadattato che la cultura bianca vorrebbe assegnargli. Analoga enfasi sul potere anche taumaturgico del narrare è presente nel successivo Storyteller (1981; trad. it. 1983), dove S. ricostruisce il passato della sua famiglia attraverso l'intreccio di racconti (alcuni non suoi: uno è di S. Ortiz, altri sono della nonna e delle zie dell'autrice) e poesie, fotografie e lettere.
Il suo romanzo più celebre è il complesso Almanac of the dead (1991), epica post-tribale in cui tradizione e modernità più che dialogare si scontrano, in un caleidoscopico montaggio di varie vicende svoltesi nella regione di Tucson, vicino al confine col Messico, culminanti nella rivolta della popolazione indiana contro i padroni, europei o meticci: nel corso della rivolta emergono oscure cospirazioni (CIA, trafficanti di droga latinoamericani), difficili da interpretare quanto il misterioso almanacco azteco dei morti che dà il titolo al libro.
Yellow woman (1993), successivamente ampliato in Yellow woman and a beauty of the spirit: essays on native American life today (1996), descrive la società Laguna prima e dopo l'arrivo dei missionari cristiani, e denuncia la politica razzista dei Bianchi, rivendicando una volta ancora il valore delle tradizioni orali. Nel 1999 è uscito il romanzo Gardens in the dunes.
bibliografia
A. Velie, Four American Indian literary masters: N. Scott Momaday, James Welch, Leslie Marmon Silko, and Gerald Vizenor, Norman (Okla.) 1982.
G. Mariani, Post-tribal epics: the native American novel between tradition and modernity, Lewiston (N.Y.) 1996.
G. Salyer, Leslie Marmon Silko, New York-London 1997.
H. Jaskoski, Leslie Marmon Silko: a study of the short fiction, New York-London 1998.