Cheung, Leslie (propr. Cheung Kwok-Wing; pinyin Zhang Guorong)
Attore cinematografico e cantante, nato a Hong Kong il 12 settembre 1956. Grazie a John Woo, che gli ha offerto il ruolo di Kit in Yingxiong bense (1986; A better tomorrow), C. è diventato uno dei divi più richiesti, più originali, sospeso tra cinema di genere (soprattutto commedie leggere) e cinema d'autore, della cinematografia dell'ex colonia britannica. Laureatosi presso l'Università di Leeds in Inghilterra, dopo essere tornato a Hong Kong ha fatto il suo ingresso nel mondo dello spettacolo come interprete di musica leggera, il cosiddetto cantopop, pop melodico cantonese (nel 1984 il suo disco Monica ha venduto un milione di copie). Come attore C. si è fatto notare in Liehuo qingchun (1982, noto con il titolo Nomad) di Patrick Tam, film da cui già traspare la sua predilezione per i ruoli più intimisti e per quelli sessualmente ambigui, scelta che caratterizzerà tutta la sua carriera. Ha dimostrato anche una grande capacità comica nella commedia, il genere maggiormente praticato nel cinema di Hong Kong. Ha però offerto le prove più convincenti quando è riuscito a dar vita a personaggi sfaccettati, che gli hanno permesso di attingere alla sua grande versatilità, come nell'interpretazione fornita in Qiannü youhun (1987; Storia di fantasmi cinesi) di Ching Siu-Tung, dove passa con grande eleganza dal registro comico a quello drammatico. In Yanzhi kou (1987, noto con il titolo Rouge) di Stanley Kwan, C. è un giovane viziato dell'aristocrazia di Hong Kong con tocchi di sensuale sensibilità femminile. Nel 1991, con A Fei zhengzhuan (noto con il titolo Days of being wild), è iniziato il suo sodalizio artistico con Wong Kar-Wai, che lo dirigerà in Dong xie xi du (1994, noto con il titolo Ashes of time) e Chunguang zha xie (1997; Happy together). Nel 1991 Woo lo ha chiamato a recitare nella commedia d'azione Zongheng sihai nota con il titolo Once a thief. Due anni dopo, per la regia di Chen Kaige, C. ha offerto la sua migliore interpretazione in Bawang bie ji (1993; Addio mia concubina). Grazie a Peter Chan, invece, che lo ha diretto nel dittico Jinzhi yuye (1994, noto con il titolo He's a woman, she's a man) e Jinzhi yuye 2 (1996, noto con il titolo Who's the woman, who's the man), C. si è cimentato con la commedia sofisticata, e con Qiang wang (2000, noto con il titolo Double tap) di Law Chi Leung è ritornato al thriller d'azione.
G.A. Nazzaro, A. Tagliacozzo, Il cinema di Hong Kong. Spade, kung fu, pistole, fantasmi, Genova 1997, pp. 276-78 e passim; A. Pezzotta, Tutto il cinema di Hong Kong, Milano 1999, passim.